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Per colpa di un viandante #4 Mystery Cache

Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

Cache by

Lord Yoruno


Questa cache è pensata con un percorso ben preciso:
fare i furbi comporterà la cancellazione del log.
This cache has been planned with precise steps:
being caught cheating will cause log deletion

"Per colpa di un viandante" è una serie di 8 cache, a tema horror/fantasy, che seguono le vicende di una storia oscura ambientata verso la fine del 1500.

Capitolo #1 · Capitolo #2 · Capitolo #3 · Capitolo #4
Capitolo #5 · Capitolo #6 · Capitolo #7 · Capitolo #8

"Per colpa di un viandante" series is actually not available in English; I'm really sorry for this, and I'm working a lot to do a huge translation work to allow everyone to read the whole story. Anyway the paragraph "La cache" contains all the informations needed to solve the mystery.

Capitolo 4

La mia permanenza con Lord Lutark fu molto lunga, passavo il mio tempo a colloquiare con la servitù, ad imparare le arti della guerra dai suoi più fidati sudditi.
Lord Lutark infatti non era un vero e proprio regnante, ma come diceva lui, un "supervisore segreto". Lui era in possesso di un castello cupo e isolato, dove pochi esseri umani osavano arrivare, e controllava una vasta area circostante; non comandava però gli essere umani, bensì i vampiri come me, come lui, e come tutta la sua servitù.
Tramite i suoi fidati, sapeva sempre tutto ciò che accadeva nel suo dominio; puniva chi si meritava punizioni, premiava chi aveva dei meriti. E come lui c'erano tanti altri supervisori e tanti altri domini come il suo. E sopra di lui moltissime altre autorità a cui lui doveva fare rapporto.

Insomma, venni a conoscenza di un mondo vastissimo e nascosto agli occhi e alle menti di tutti, e la cosa mi impressionò molto.
Con Lord Lutak passai 4 anni; avevo 20 anni, ma il mio aspetto non era minimamente cambiato, come è per tutti i vampiri. Io però divenivo sempre più inquieto, perché era una grandissima monotonia vedere sempre tutto uguale: certo, le persone che erano diventate care non le avrei mai perse, ma ugualmente la ricerca del nuovo a cui mai sarei potuto arrivare mi rendeva sempre più triste e nervoso: non ero disposto ad accettare il mio destino.


Finché un giorno decisi che se nessuno avesse pensato a mettere fine alla mia ormai inutile vita, ci avrei pensato io. Paletti di frassino nel castello naturalmente non ce n'erano, per cui ne andai alla ricerca all'esterno, nei boschi e nei prati delle colline circostanti. Era la prima volta che osavo dirigermi così tanto fuori dal castello, e Lutark ne rimase molto sorpreso...
Tuttavia riuscii benissimo a nascondere le mie reali intenzioni: loro non mi avrebbero più visto.
E fui proprio così. O meglio, io non li avrei più visti.
Quel giorno infatti andai fino quasi alle porte di un piccolo paese vicino, dove c'era un piccolo boschetto, per cercare qualche frassino. Era naturalmente notte, ma la mattina sarebbe spuntata nel giro di 4-5 ore; per quel tempo avrei dovuto trovare riparo. Ma un gran chiasso proveniente da dentro le porte mi stuzzicava a chiedermi che cosa stesse succedendo, ma non osavo avvicinarmi perché ero a conoscenza dell'ostilità degli umani verso i vampiri.
All'improvviso le porte si aprirono violentemente e ne uscì fuori un'orda imbufalita di umani che portavano fiaccole e torce; erano un paio di centinaia, e in gruppo una ventina di uomini portava un grosso legno con la testa di ariete, per sfondare la porta di qualche cosa...
La curiosità mi spinse a seguirli da lontano. Ma quale castello avrebbero dovuto assaltare, per quale motivo? Un dubbio cominciò ad assalirmi, che si trattasse del mio castello? La strada che facevano era proprio la stessa che avevo percorso prima. Finché arrivarono proprio al castello di Lutark. Rabbrividii all'idea di vedere il castello in fiamme. Ma cosa poteva spingere queste persone ad essere così arrabbiate con Lutark? Cosa poteva aver fatto?
Non li comandava. Non aveva alcuna autorità su di loro.
Eppure un sentimento di rabbia fortissimo sembrava muovere quelle persone. La porta del castello venne distrutta, e mi girai per non guardare quello che sarebbe successo… E mentre tutti i miei amici morivano, io nuovamente ero l'unico a sopravvivere, ma stavolta come un vigliacco non muovevo un dito per aiutarli, e non ebbi neanche la forza di andare a morire anch'io insieme al mio salvatore Lutark e a tutte le persone che mi erano state vicine. Tuttavia il sentimento che mi aveva portato a uccidermi, ora era completamente svanito.
Avevo una ragione per vivere adesso.
Dovevo vendicare tutti quanti, uccidendo tutti gli umani di quel villaggio. Era una promessa che feci. Anche perché Lutark era molto contrario al fatto di morire senza motivo. Io invece sarei morto con un motivo, almeno. Si stava facendo giorno, trovai riparo nuovamente nel bosco.
Lutark e tutta la servitù sopravvissuta furono fatti prigionieri fino al giorno seguente, quando furono portati in mezzo alla piazza, legati, sotto il telo di una carrozza, e poi lasciati lì ad ardere alla fatale luce del sole. Che momenti terribili, gli ennesimi che mi ritrovavo a vivere.
Oramai ero un uomo senza più fede in Dio, perché ora lui mi aveva abbandonato, costringendomi a una vita eterna piena di soli dolori? Tuttavia, la mia fede ora era riposta nella vendetta, che sarebbe dovuta essere il più sanguinosa possibile...

Dopo l'assalto al castello di Lord Lutark molti oggetti antichi, di gran pregio, vennero rubati dagli umani e venduti o tramandati di generazione in generazione.
In particolare vennero rubati cinque magnifiche spade d'oro e argento, che nel corso dei secoli vennero poi disperse.
Solo molti anni dopo questi vennero ritrovati in Italia durante alcuni scavi fatti nelle coltivazioni del Nord Italia.
La prima venne trovata in mezzo ad un campo di grano durante l'aratura primaverile, alle coordinate N 45° 28.620 E 009° 22.442, per poi essere persa di nuovo durante un oscuro episodio di cronaca, in cui il proprietario venne trovato ucciso da un colpo di spada all'addome in una fredda notte di Dicembre.
La seconda spada, questa volta la sola elsa, venne ritrovata in una cava abbandonata in mezzo ad un boschetto, in N 45° 30.414 E 009° 19.297, e donata al prete della vicina parrocchia, che lo pose all'interno della sua chiesa di campagna. Dopo pochi mesi un ladro scassinò la porta della chiesa aprendola con una lama affilata e resistente, rubando poi tutto il contenuto della chiesa, elsa compresa.
La terza spada venne trovato invece durante lo scavo di una roggia agricola, alle coordinate N 45° 25.865 E 009° 23.853, per poi essere donata al museo di una vicina cittadina. Dopo sole tre notti scomparse da dov'era stata esposta; al suo posto vi era solo un segno inciso con un pugnale nel legno del tavolo.
L'elsa della quarta spada, invece, venne vista in molte occasioni, donata da padre in figlio di una ricca familia nobiliare, ed esposta come cimelio importante della loro villa di campagna.
Della quinta spada non se ne seppe, invece, mai nulla...

Le coordinate indicate non sono quelle corrette.
Il contenitore della cache, una micro con il solo logbook, contiene anche un numero.
Ti servirà per risolvere più facilmente il mistero dell'ultima cache della serie, quindi segnalo!

After an attack to the castle of Lord Lutark many antiquities, of great value, were stolen by humans and sold or passed down from generation to generation.
In particular five magnificent swords of gold and silver were stolen, which were dispersed over the centuries.
Only many years later they were found in Italy during excavations made in the cultivation of Northern Italy.
The first was found in the middle of a field of corn during the spring plowing, at coordinates N 45° 28.620 E 009° 22.442, only to be lost again during a dark episode, in which the owner was found dead by a sword blow to the abdomen on a cold December night.
The second sword, this time only the hilt, was found in an abandoned quarry in the middle of a grove, in N 45° 30.414 E 009° 19.297, and donated to the parish priest, who placed it inside his church. After a few months a thief burglarized the church door open with a sharp blade, then stealing all the content of the church, hilt included.
The third sword was instead found during the excavation of a ditch farm, at coordinates N 45° 25.865 E 009° 23.853, and then donated to the museum in a nearby town. After only three nights it disappeared from where he was exposed; in its place there was just a sign engraved with a dagger in the wood of the table.
The hilt of the fourth sword, however, was seen on many occasions, given from father to son of a wealthy aristocratic familia, and exposed as important heirloom it their country villa.
The fifth sword, however, was never found...

Given coordinates are not the right ones.
Cache container, a micro with logbook, has also a number inside.
You will need it to solve in an easier way the last cache of this series, so write it!

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Additional Hints (Decrypt)

[MYSTERY] K

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)