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Per colpa di un viandante #3 Mystery Cache

Difficulty:
3.5 out of 5
Terrain:
2 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

Cache by

Lord Yoruno


Questa cache è pensata con un percorso ben preciso:
fare i furbi comporterà la cancellazione del log.
This cache has been planned with precise steps:
being caught cheating will cause log deletion

"Per colpa di un viandante" è una serie di 8 cache, a tema horror/fantasy, che seguono le vicende di una storia oscura ambientata verso la fine del 1500.

Capitolo #1 · Capitolo #2 · Capitolo #3 · Capitolo #4
Capitolo #5 · Capitolo #6 · Capitolo #7 · Capitolo #8

"Per colpa di un viandante" series is actually not available in English; I'm really sorry for this, and I'm working a lot to do a huge translation work to allow everyone to read the whole story. Anyway the paragraph "La cache" contains all the informations needed to solve the mystery.

Capitolo 3

In una delle ultime "riunioni", gli amici avevano trovato uno di loro molto diverso dal solito; aveva dei canini pronunciati, che quasi non riusciva più a parlare. Ogni volta che vedeva dell'aglio, si spaventava. Glielo chiesero cosa gli fosse successo, ma lui disse che neanche lui era a conoscenza della ragione.
Il giorno dopo venne trovato morto e senza i denti. Era il cadavere che era stato poi bruciato dal viandante. Quando poi le "riunioni" ripresero, un altro amico fu trovato con i canini pronunciati.
Quella riunione fu terribile: questo amico morse sul collo tutti quanti, Sveva compresa, e a tutti loro spuntarono i canini affilati. Ecco perché l'avevo trovata molto strana negli ultimi periodi. Era diventata anche lei una creatura della notte, una "vampira".
Questa parola, che avevo sentito solo da piccolo quando era viva ancora la mia vera madre, quando mi raccontava le storie prima di andare a dormine, mi colpì molto: sembrò che gli esseri terrificanti di quelle fiabe prendessero vita, e andassero a colpire la creatura che proprio non avrei mai voluto a questo mondo: Sveva.
Mi disse che da allora il viandante cominciò a uccidere piano piano tutti quanti loro, ma loro continuavano ad "abbracciare", come diceva lei, altre persone.
A furia di uccidere innocenti, i vampiri erano diventati sempre più "bestie", e avevano ormai perso quasi tutto dell'umanità; il viandante cercò di contrastare la loro riproduzione; ma quando vide che non poteva più fare nulla, se ne andò dalla città. Tuttavia le rimanevano sempre i dubbi di perché il viandante avesse cercato di vampirizzare un ragazzo per poi diffondere i vampiri in tutto il paese, perché queste erano le sue intenzioni, ma vedendo che c'erano sempre più cadaveri che vampiri, se n'era andato. Quindi, dalla sua partenza improvvisa, loro si erano nutriti del sangue degli abitanti, uccidendo chiunque.
Solo lei, unica ragazza tra di loro, era rimasta più umana. Infatti, come mi disse, quando un vampiro uccide un innocente, la bestia comincia a impossessarsi del corpo, portando via l'umanità. E quando la bestia s'impossessa completamente, allora lì è la loro vera morte, perché non diventano più padroni delle loro azioni e pertanto possono facilmente suicidarsi.


Lei, dalla personalità forte, aveva sempre combattuto la bestia che era in sé, al contrario degli altri. E quando le avevo inferito il pugno, aveva preso coscienza di sé. Se avessi trovato un altro, di certo non mi avrebbe risparmiato. Loro non muoiono mai, tranne quando appunto la loro umanità è a zero e la bestia è in possesso di loro.
Quando per esempio accade loro qualcosa che a un umano costerebbe la morte, loro cadono in uno stato di torpore, in cui si addormentano, e solo un loro simile può risvegliarli. Hanno poteri straordinari, possono guarirsi senza erbe speciali, possono lanciare palle di fuoco, rendersi invisibili, aumentare la loro potenza, velocità, ma tutto ciò costa sangue, che dev'essere sempre a un buon livello, per non entrare nella frenesia, perdendo così ogni padronanza di sé stessi e arrivando anche a uccidere i loro simili.
"Konrad, io laggiù sono da sola, sono tutte bestie! Non sai cosa mi fanno passare! Un giorno, quando saranno completamente fuori di testa, uccideranno anche me!!! Ma se scappo e cerco rifugio da qualche parte, mi uccideranno! Noi vampiri siamo perseguitati dagli umani… ti prego, se invece tu verrai al mio fianco, vivremo insieme, senza uccidere nessuno. Non saremo mai toccati dalla morte, io e te, per sempre!!!"
Avrei voluto che questo discorso me l'avesse fatto tanto tempo fa, quando ancora tutto era normale.
Invece era adesso.
Davanti a me si aprivano due strade: la via dell'umanità, ma con una morte imminente da parte dei vampiri, oppure Sveva, il vampirismo, la vita eterna, la dipendenza dal sangue. Non potendo far altro che seguire il mio cuore, decisi di seguire Sveva.
Sentii così i suoi canini mordermi sul collo e piano piano che nel mio corpo qualcosa cambiava, sentivo dentro qualcosa di strano, e all'improvviso, quando il suo dolce morso finì e i suoi denti si allontanarono, le sue braccia continuarono a stringermi.
Io non mi sentii più me stesso, la vista cominciò a mancarmi, sentivo una gran voglia di riposare, ma fu uno stato che durò solo poco tempo, dopodiché mi gettai alla sua mano e uno strano istinto mi spinse a succhiare da lei il sangue che mi era necessario.
"Grazie Konrad" disse lei.
Forse non sarei più stato un essere umano, ma potevo guardare a un futuro con la ragazza dei miei sogni.
Ma purtroppo non sarebbe stato così.
Un vampiro da dietro di lei comparve all'improvviso e le conficcò una spada nel torace. Lei mi guardò con aria spaventata e insieme stupita, si guardò la pancia e, dopo avermi guardato per l'ultima volta, crollò a terra.
Mi ritrovai davanti al vampiro che aveva ucciso Sveva, il suo sguardo era di fuoco, aveva uno stranissimo aspetto, pieno di graffi e bruciature, come fosse stato percosso molto violentemente; forse era un vampiro senza umanità. "Ciao, Konrad, benvenuto fra noi!" mi disse, sorridendo in una smorfia terrificante.

Stavolta però non rimasi immobile e scappai più veloce che potevo per raggiungere le porte della città; era molto difficile, perché ero ancora abbastanza debole. Quel vampiro non mi raggiunse, e io trovai riparo nel bosco fino all'alba ormai imminente, quando all'ombra di un faggio, il sonno prese il sopravvento sulle lacrime e mi addormentai profondamente.
La mattina seguente, mi ritrovai in un castello. Era molto lontano dal luogo in cui vivevo. Si trovava su una montagna da cui si godeva un bellissimo panorama. Ero disteso in un letto molto sfarzoso, di tessuto rosso. Dopo un po' cominciai a ricordare con fatica gli eventi della notte passata, senza preoccuparmi troppo del luogo in cui mi trovavo.
Ricordai ancora una volta il sorriso del vampiro che aveva ucciso Sveva. Che cose terribili, pensai. Ma i miei pensieri furono interrotti dall'entrata di un uomo nella stanza. Aveva i capelli molto scuri, una carnagione abbastanza pallida e un paio di canini pronunciati almeno quanto i miei.
Dall'abbigliamento si poteva facilmente capire che era un nobile.
"Salve Konrad" disse "benvenuto nella mia umile dimora; sono Lord Lutark".
Rimasi allibito dal fatto che quell'uomo che non avevo mai visto conoscesse il mio nome. Gli chiesi come faceva a sapere il mio nome, ma mi rispose che era tutta una lunghissima storia; lui era praticamente un supervisore della zona in cui vivevo e era la maggiore autorità.
Le verità terribili che mi rivelò mi colmarono il cure di stupore, sorpresa, ma insieme una rabbia quasi irrefrenabile fu la mia compagna per molto, molto tempo. Per la prima volta nella mia vita conobbi il mio destino: avrei dovuto per sempre dipendere dal sangue come da una droga, dovevo ripararmi dalla luce del sole, dovevo abituarmi a sentire quelle presenze ingombranti dei miei canini pronunciati per il resto della mia vita, o per meglio dire, fin quando qualcuno non mi avesse ficcato un paletto di frassino nel mio cuore ormai macchiato per l'eternità.
Avrei potuto morire in moltissimi modi, in battaglia per esempio, per poi essere ricordato nei secoli a venire, morto valorosamente; avrei potuto morire per difendere la mia consorte, e rimanere nel suo cuore e per venire onorato da lei e da tutti i miei conoscenti. Invece ora, per amore della ragazza che avrei voluto a fianco a me, ero costretto a patire solo dolori per il resto dell'eternità, fino a che qualcuno non avesse messo fine alla mia vita nel modo più doloroso e vigliacco possibile.
Lutark disse che non poteva ancora rivelarmi la vera storia e i motivi della perdita di tutti i miei compaesani e dei miei familiari; ma sapevo che non lo faceva perché aveva conosciuto la mia impulsività e la mia facile inclinazione alla rabbia quando mi aveva spiegato cosa avrei dovuto fare per il resto dell'eternità. Gli chiesi se per caso conosceva una certa Sveva, ma mi rispose che non ne era a conoscenza; quella ragazza mi era in testa e non riuscivo a levarmi quell'incubo dalla testa, per causa sua ero diventato un vampiro, per stare con lei per sempre, e ora lei non era con me.

211 2000 112 21 1110 210 0

2010 10 1101 0 100 222

Le coordinate indicate non sono quelle corrette.
La cache è una small contenente logbook, matita e spazio per piccoli swag/TB/geocoin.
Sul logbook troverai anche un numero, che ti servirà per risolvere più facilmente il mistero dell'ultima cache della serie, quindi segnatelo!!

Nota che le coordinate NON ti porteranno alla cache, ma solo all'inizio di una breve multi notturna; da li dovrai seguire i riflettori, quindi portati una torcia.
Un riflettore indica che devi cercare il prossimo, due riflettori indicano che la cache è appena più... in alto! La mimetizzazione non va rimossa dalla sua posizione, la cache è accessibile comodamente da sopra.

Given coordinates are not the right ones.
The cache is a small one containing logbook, pencil and space for small swags/TBs/geocoins.
On the logbook you'll find a number that you'll need to solve the last mystery of the series, so mark it!

Note that the coordinates will NOT bring you to the cache, but only to the beginning of a short multi night; from there you will have to follow the reflectors, then brought a flashlight.
A reflector means that you have to look for the next one, two reflectors indicate that the cache is just more... up! The camouflagement should not be removed from its position, the cache is easily accessible from above.

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Additional Hints (Decrypt)

[MYSTERY] Oàfngv fhy pncvgbyb, cbv qnv "ybeb" ha inyber / Onfrq ba gur puncgre, gura tvir "gurz" n inyhr [MYSTERY 2] Ab '

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)