IL DRAGO DEL MONTE FIORIN
Un tempo si narrava a Marendole che un gruppo di contadini, aiutati dalle famiglie al
completo, si fossero recati ai piedi del monte Fiorin per tagliare dei rovi e dissodare il terreno.
A mezzogiorno tutti si riunirono per mangiare. Tuttavia una famiglia, dopo qualche tempo,
avverti l’assenza del suo bambino: disperati lo cercarono e lo chiamarono per tutto il paese,
purtroppo invano. Improvvisamente si fermarono terrorizzati: videro un mostro gigantesco
con una cresta sulla testa che emetteva ruggiti tremendi. Atterriti dalla paura, fuggirono
verso la chiesa per chiedere l’aiuto del parroco.
Grazie alla guida del prete, rincuorati si armarono di fiaccole e forche e si avviarono verso il
MonteFiorin. Tuttavia, arrivati sul luogo dove avevano visto il mostro, si accorsero che questi
era sparito, mentre sulla parete del monte era apparso un grande buco mai visto prima,
simile all’entrata dell’Inferno. Per sicurezza, il parroco lo fece chiudere.
Passarono i giorni, i mesi, gli anni ma il drago non apparì mai più. I contadini, grati a Dio,
collocarono ai piedi del monte una lapide con scritto “In domino confido”, nella speranza
che il drago non si sarebbe mai svegliato dal sonno eterno... E da allora, deve ancora
risvegliarsi.
SIMBOLO CONTRADA DI MARENDOLE: IL DRAGO
Quello che la leggenda vuole essersi ingoiato un bambino sul Monte Fiorin per poi fuggire
nelle viscere della terra alla presenza di un vescovo esorcista. Punto nel quale venne poi
lasciata una lapide con su scritto «In Domino confido»
Geocache realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “He.A.R.T. – (Rural Art)” con capofila il GAL Aktiivinen Pohjois-Satakunta (Finlandia) e partner: GAL Patavino, GAL Adige, GAL Val de Garonne Guyenne Gascogne (Francia), GAL Montagna Leader S.c. a r.l. (Friuli Venezia Giulia) e GAL Rural Partnership Lielupe (Estonia). L’obiettivo è enfatizzare i valori del patrimonio rurale, con un progetto transnazionale volto a far emergere le eccellenze culturali, storiche, ambientali, mettere in rete i valori creativi, far conoscere i territori in una dimensione europea. Attraverso il progetto, tre Comuni ospiteranno importanti iniziative dove turismo e cultura si uniscono per lo sviluppo locale. In dettaglio: un edificio in stile Liberty nel centro di Este, uno spazio nel Castello di San Zeno a Montagnana e uno spazio per il cicloturismo a Monselice saranno dedicati ad ospitare iniziative culturali aperte a visitatori e turisti. Queste iniziative rafforzano l'offerta culturale per l'intera rete turistica della zona.
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