L'Orario di apertura varia secondo i mesi stagionali: 9-19 orario estivo / 10-17 orario rcorrere.

La Cittadella di Alessandria
è uno dei più grandiosi monumenti europei
nell'ambito della fortificazione permanente
del XVIII secolo.

Nel 1713 si decise la realizzazione della Cittadella nell'area del quartiere Borgoglio, sulla riva sinistra del Tanaro.
Tale quartiere, infatti, era troppo esposto e sarebbe stato pericoloso se fosse caduto in mani nemiche;
il quartiere fu demolito ed al suo posto sorse la fortezza,
in seguito collegata alla città tramite un ponte coperto da un tetto in coppi,
in sostituzione di quello in pietra.

Vittorio Amedeo II conferì l'incarico della progettazione della Cittadella a Ignazio Bertola.
Bertola pensò alla possibilità di immettere negli ampi fossati della Cittadella l'acqua del Tanaro,
attraverso un sistema di paratie e di chiuse che ne potessero deviare il corso fluviale, così da creare un ostacolo per i nemici.
Il terreno paludoso di Borgoglio doveva essere rafforzato attraverso la fondazione delle murature di bastioni e cortine e degli edifici interni;
questi sistemi, detti pilotaggi, consistevano in una fila di pali lignei armati da punte di ferro, piantati nel terreno, uniti tra loro da catene di ferro.
Bertola studiò anche una particolare disposizione delle controguardie,
opere a forma di V ubicate davanti ai sei bastioni a fianchi concavi.
Tutti i fronti furono dotati di rivellini o mezzelune a pianta triangolare.

I due ingressi alla Cittadella furono disposti uno verso la città e uno verso Asti, sui fronti meno esposti all'attacco.
Alle due porte di ingresso, Porta Reale e Porta del Soccorso, si accedeva attraverso due ponti dormienti che attraversavano il fossato antistante.

Alessandria, si giustificò l'inizio dei lavori con la necessità di proteggere il quartiere di Borgoglio dalle piene del Tanaro.
I due sopralluoghi ordinati dall'Imperatore d'Austria Carlo VI non riuscirono a svelare la vera natura delle opere intraprese,
anche grazie al fatto che si rinviò il più possibile la demolizione degli edifici di Borgoglio, usati come schermo:
quando gli edifici furono abbattuti, i sei bastioni pentagonali della fortezza svelarono definitivamente le reali intenzioni dei piemontesi.
I lavori di costruzione durarono all'incirca quattordici anni: nel 1745 la fortezza era completa.

Ora si aggiunto un nuovo punto panoramico in prossimità della geocaching.
