TELESCRIVENTI
Quand’ero un ragazzino, negli anni ’70, mio padre, un vecchio radioamatore tradizionale, aveva nella sua stanza delle radio, quello che ai miei occhi era un vero e proprio laboratorio misterioso, alcune telescriventi, dei veri e propri catafalchi grigi che sembravano delle enormi macchine da scrivere con una tastiera e rotoli di carta su cui stampavano rumorosamente, mediante i quali riusciva a fare quello che per noi oggi è una cosa semplicissima e che chiamiamo “chattare”, ma lo faceva non con uno SmartPhone (ovvio non esistevano!), bensì usando radio in onde corte e ad una velocità incredibilmente bassa, oltre che senza sistemi di correzione d’errore per cui quanto ricevuto, da parte di un radioamatore magari lontano centinaia o migliaia di km, andava anche un po’ “interpretato”.
Collegate alle telescriventi c’erano i MODEM, degli apparecchi elettronici spesso auto-costruiti che consentivano di “codificare” cioè trasformare le battute sulla tastiera in suoni da trasmettere via radio e “decodificare” cioè trasformare i suoni ricevuti via radio in battute da stampare sulla carta, facendo muovere autonomamente quella enorme e complicata macchina da scrivere; il tutto utilizzando un apposito codice digitale, il codice Baudot, a suo tempo il migliore utilizzabile e univoco a livello mondiale (poi comunque nel tempo migliorato e ottimizzato).
Insomma si faceva quello che oggi si fa con SMS, WhatsApp e altri giochetti simili… scambiare messaggi con altri appassionati radioamatori che stavano chissà dove nel mondo usando la radio quale mezzo di comunicazione.
Qualche giorno fa ero in cantina e ho rispolverato l’ultima rimasta di quelle telescriventi, ho guardato l’ultimo messaggio ricevuto e ancora stampato sul rotolo di carta ingiallito…
£ UO YJ-CEA 2 DC UU-YUC
Deve esserci stato qualche problema di decodifica quando è stato ricevuto il messaggio, perché non si capisce … Anzi no, qualcosa si capisce! Semba un formato famigliare....
Vuoi vedere che risolvendo il tutto saltano fuori le coordinate di una cache?
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* ATTENZIONE AL NUMERO PRESENTE SUL RETRO DEL LOG *
PRENDETENE NOTA IN QUANTO E' NECESSARIO PER RISOLVERE ALTRA CACHE: GC9DP2A
Puoi convalidare la soluzione del tuo puzzle con certitude.
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NOTE PER IL RECUPERO DELLA CACHE
Per raggiungere la cache si può arrivare anche in auto, ma è decisamente preferibile lasciarla a circa 150/200 metri ed arrivare GZ a piedi, oppure arrivare tranquillamente in bicicletta