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Qui correva il vecchio confine fra il sabaudo Regno d'Italia e l'imperialregio Impero asburgico dopo il 1866, quando gli imperiali persero i territori del lombardo-veneto e tra queste cime minori passava un tratto di fronte della "guerra delle trincee".
Dalla Bocca di Trat (1581 m), dove è visibile in rifugio Nino Permici, ricavato dalle vecchie costruzioni militari austriache e distante pochi minuti, si prende il sentiero SAT 420 che si arrampica sulla Mazza di Pichea. Salendo si scorgono i resti della trincea, che percorreva il versante meridionale della montagna, integrata da caverne e postazioni. Queste opere erano difese da una batteria di cannoni collocati in caverna.
Dopo circa 15 minuti, una deviazione sulla sinistra ben segnata conduce alla Caverna Riccabona, nella quale si trova una lapide che ricorda il capitano dei Kaiserjäger, Ludwig Riccabona, nel 1916 comandante la 9° compagnia, I° reggimento, di stanza tra la Bocca di Trat e il Tofino, poi trasferito sul Pasubio.