ATTACCO MORTALE

Era il lontano 1989 quando una drammatica notizia scosse l’Italia. Un uomo, il piombinese Luciano Costanzo, fu attaccato e ridotto a pezzi da un grande esemplare di squalo bianco durante una battuta di pesca in compagnia del figlio e di un amico nei pressi dello Stellino, affioramento roccioso a poche centinaia di metri dalla costa a nord del golfo di Baratti, sul quale oggi una croce è posta a ricordo del tragico avvenimento.
Di Costanzo vennero ritrovati solamente pochissimi resti biologici, brandelli della muta, le bombole da immersione e le pinne ; questi pochi elementi ritrovati furono motivo di speculazioni, rivelatesi in seguito totalmente infondate, circa un suo volontario allontanamento.
È doveroso ricordare che negli anni successivi altri avvistamenti documentati di squali potenzialmente pericolosi per l’uomo si sono verificati sia lungo la costa piombinese che all’Isola d’Elba.
Di seguito è presente un riassunto di un articolo de La Repubblica del 3 febbraio 1989 circa i tragici fatti.
Per l’articolo completo si rimanda a questo link repubblica.it.
Video racconto degli eventi tratto dal quotidiano locale Il Tirreno
Per una descrizione più dettagliata circa le speculazioni legate alla presunta ed infondata scomparsa volontaria di Luciano Costanzo si rimanda il lettore alla lettura del seguente articolo
3 Febbraio 1989 – La Repubblica
PIOMBINO Lo squalo lo ha prima circondato e poi attaccato due volte. Il sub è riuscito a spostarsi, poi ha dovuto cedere al pescecane che lo ha trascinato a fondo e fatto a brandelli. Luciano Costanzo è morto così, davanti agli occhi del figlio e di un amico. Di lui verranno ritrovati, più tardi, pochi brandelli di carne, e pochi resti della sua muta da sub.
Luciano Costanzo, 47 anni, lavoratore della Compagnia portuali di Piombino, era uscito in mare con la sua barca di undici metri per una battuta di pesca. Lo accompagnavano il figlio Gianluca di 19 anni e un amico.
Costanzo si è tuffato da pochi minuti. Il fondale è profondo circa venti metri. Il figlio e l' amico lo aspettano sulla barca, e da qui il ragazzo vede affiorare all'improvviso una sagoma scura, grande quasi quanto la barca stessa.
E un attimo dopo ho visto emergere mio padre a pochi metri dallo squalo. Il pescecane lo ha circondato, gli è passato due volte intorno, poi lo ha attaccato. L' ho visto scomparire in un attimo.
Quando tornano per chiedere aiuto, alla Capitaneria di porto di Piombino trovano volti increduli. La realtà sembra aver superato la fantasia. Le loro parole trovano inizialmente anche qualche scetticismo, ma la paura che è ancora dipinta sui loro volti lascia capire che è tutto vero.
In mare escono immediatamente le motovedette dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di porto. E in volo da Arezzo si alza anche un elicottero dei Vigili del Fuoco, per le ricerche dall'alto. Dal porto di Piombino e dal porticciolo del golfo di Baratti escono pescherecci ed alcune imbarcazioni private per dar man forte alle ricerche.
Ci si rende subito conto che c' è ben poco da fare e che da cercare ci sono solo i resti di Luciano Costanzo. Poco prima del tramonto a galla vengono ritrovati alcuni brandelli di muta subacquea, alcune parti di organi interni, sicuramente umani.
La Capitaneria di porto emette subito un divieto di balneazione in tutta la costa e invita tutti alla prudenza, a non avventurarsi in battute solitarie che potrebbero rivelarsi pericolose. Quello che ha ucciso Luciano Costanzo potrebbe infatti anche non essere l'unico squalo presente nella zona di mare fra Piombino, l'Elba e Livorno. Già durante la scorsa estate erano state segnalate in più occasioni le terribili pinne nere. Segnalazioni che avevano spesso incontrato scetticismo.
La tragedia di ieri, il terribile attacco del killer dei mari riporta bruscamente tutti di fronte ad una realtà che nessuno credeva di dover affrontare sulle coste del Mediterraneo, mare freddo e spesso inospitale per pescecani sicuramente venuti da lontano. Stavolta non è andata così. Lo squalo, inesorabile killer che attacca silenzioso, ha ucciso e ora tutti temono che sia ancora là, in agguato, pronto a tornare e a colpire.
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MORTAL ATTACK
The Italian version relates the tragic death of Luciano Costanzo, attacked and killed by a big white shark in 1989 as witnessed by his son and a friend of theirs. Rescue teams found nothing but some biological remains supposed to be from the body of Luciano Costanzo, same pieces of the diving suite, the fins and the diving cylinders.