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Code name : Tiberghien
Il lanificio rappresenta il più interessante esempio di imprenditoria estera sul territorio veronese. La sua installazione si deve infatti alla famiglia Tiberghien, originaria della città francese di Tourcoing. Essi, nel 1907 iniziarono la costruzione di quella che per molti anni sarà una delle maggiori attività industriali della città.
Lo sviluppo dello stabilimento fu molto rapido, infatti nel 1925 si contano ben 850 donne e 200 uomini addetti alla produzione. Da evidenziare l’attenzione dei Tiberghien per i lavoratori, ai quali la ditta forniva spazi abitativi e ricreativi, includendo anche un Circolo Ricreativo, una Cooperativa, una Colonia montana a Roverè Veronese e una Società calcistica.
Dopo una breve pausa produttiva legata alla profonda crisi del 1929, lo stabilimento riprese ad ampliarsi arrivando ad impiegare 1.153 addetti.
Durante il periodo di ricostruzione il Lanificio subì diversi lavori di ampliamento e adeguamento alle nuove tecnologie; vennero riedificati gli edifici sul fronte strada e reimpostata la disposizione interna di alcuni locali.
Il 29 giugno 1972 un disastroso incendio, propagatosi nel reparto di finissaggio, distrusse gran parte delle aree di lavorazione. Con gli anni ’70 inizia la lunga trafila gestionale che porterà alla cessazione dell’attività; “dapprima“ Lanificio Veronese Fratelli Tiberghien” divenne poi trasformata in “Tiberghien Italia S.p.a.”, con un conseguente passaggio di proprietà al gruppo Dalle Carbonare, avvenuto nel 1988, e successivamente affittato alla “Tiberghien Manifattura Tessile S.p.a.”, una “società all’uopo avviata da parte dell’ex staff dirigenziale del lanificio stesso, che ha recentemente rilevato la proprietà dell’impianto”.
La parte ovest, alienata nel 1975 ha perso la funzione originaria per ospitare, all’interno degli edifici industriali, diverse attività, tra le quali una palestra, diverse officine, un negozio di abbigliamento e persino una chiesa di una comunità afroamericana.
Gli anni ‘80 e ‘90 furono caratterizzati da una lenta e progressiva riduzione del personale; il ciclo produttivo si ridusse, e nonostante un tentativo di miglioria qualitativa del prodotto, durante la gestione dell’azienda da parte dei Dalle Carbonare, il fallimento di quest’ultima obbligò alla definitiva chiusura dello Stabilimento che avvenne nel 2004.
Ora, in attesa di un criticato progetto di edificazione residenziale e commerciale, l’intero sito è abbandonato.
Code name : Tiberghien
The wool is the most interesting example of foreign entrepreneurs on the territory of Verona. Its installation is due to its Tiberghien, a family from the French city of Tourcoing. They, in 1907 began construction of what for many years will be one of the main industrial activities of the city.
The development of the factory was very quick, in fact in 1925 there are as many 850 women and 200 men involved in production. To highlight the attention of Tiberghien for workers, to whom the company provided housing and recreational space, including also a Recreational Club, a cooperative, a Cologne mountain in Roverè Veronese and a football company.
After a short production break related to the deep crisis of 1929, the plant resumed to widen coming to employ 1,153 workers.
During the reconstruction period, the woolen mill underwent several extension work and adaptation to new technologies; They were rebuilt the buildings on the street and reset the internal arrangement of some locals.
June 29, 1972, a disastrous fire, propagated in the finishing department, destroyed most of the processing areas. With 70 begins the long rigmarole management that will lead to the cessation of the activity; "First" Wool Mill Veronese Fratelli Tiberghien "became transformed into" Tiberghien Italy Spa ", resulting in a change of ownership to the Group Dalle Carbonare, which occurred in 1988, and later rented to the" Tiberghien Manufacture Textiles Spa ", a" society for this purpose initiated by the former management staff of the wool mill itself, which recently took over ownership of the facility. "
The western part, alienated in 1975 lost the original purpose for hosting, inside industrial buildings, various activities, including a gym, several shops, a clothing store and even a church in an African American community.
The 80s and 90s were characterized by a slow and gradual reduction of staff; the production cycle was reduced, and despite attempts of a qualitative improvement of the product, during the management of the company by the Dalle Carbonare, failure of the latter forced the definitive closure of the plant that occurred in 2004.
Now, waiting for a criticized project for residential and commercial development, the whole site is abandoned.
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