Gargnano, 3.000 abitanti, e uno dei più rinomati centri velici della sponda bresciana, era un borgo di pescatori mèta privilegiata del turismo ottocentesco. Numerose sono le testimonianze romane, fra tutte le lapidi romane conservate nel chiostro di San Francesco.
Nell'XI secolo Gargnano diventò proprietà dei conti di Desenzano e nel XIV secolo Giovanni di Boemia lo concesse in feudo, assieme a una parte della riviera, ai conti di Castelbarco.
Nel 1426 con Venezia la cittadina fu eletta a capoluogo della zona ed entrò a far parte della Magnifica Patria, come era chiamata al tempo della Serenissima la sponda occidentale del Garda.
Fu duramente cannoneggiata nel 1866, durante la terza guerra di indipendenza, dalle navi dell'Impero austroungarico prima che gli austriaci lasciassero la costa bresciana in maniera definitiva per ritirarsi a Riva del Garda.
Durante la seconda guerra mondiale, l'8 ottobre del 1943 Mussolini vi fondò la Repubblica Sociale, stabilendosi nella Villa Feltrinelli in località San Faustino e insediando a Villa Orsoline il Quartier Generale e nella frazione di Bogliaco la Presidenza del Consiglio.
La residenza storica di campagna è stata ora trasformata in un lussuoso albergo ed è connessa a un vasto parco caratterizzato da alberi rari, esotici a anche vecchi. Gli edifici rustici che un tempo furono le abitazioni dei contadini che lavoravano per i Feltrinelli, con la ridestinazione alberghiera sono diventati vere e proprie villette a disposizione di clienti. La villa era anche provvista di un grande limonaia tutt'ora visibile. Quanto resta della vecchia limonaia ora è un curato giardino a disposizione degli ospiti che scelgono di alloggiare nei rustici sparsi per il parco.
Le coordinate potrebbero non essere molto precise, seguite hint e spoiler