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Una cascina.... a Milano Traditional Geocache

Hidden : 2/4/2011
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:



       Cascina Pozzobonelli

Cascina Pozzobonelli, in verità ciò che rimane non è tutta la cascina, ma solo una cappella rinascimentale, composta da un’edicola e da alcune campate del portico attiguo. Le dimensioni comunque dei resti non passano certamente inosservate. Si tratta di una superficie discretamente estesa all’interno di un’area recintata in un isolato oggi occupato da alberghi, il cui cortile è appositamente sagomato per accogliere la cappelletta e il porticato.
Esistono diverse opinioni sull’autore del progetto e la più diffusa attribuisce la paternità a Donato Bramante (architetto e pittore, 1444 – 1514) o comunque ad allievi a lui vicini. Dello stesso artista pare che siano opera gli affreschi presenti all’interno del porticato e visibili anche dall’esterno della cancellata che separa la costruzione dalla strada.
La cascina deve il suo nome alla famiglia di Gian Giacomo Pozzobonelli, che aveva edificato in quest’area la propria “residenza suburbana”; non dimentichiamoci che cinque secoli fa si era già abbondantemente fuori dai confini cittadini. Pare che le terre dei Pozzobonelli si estendessero fra gli attuali Melchiorre Gioia e Settembrini.
La villa (di cui rimangono appunto solo l’edicola e il porticato) era molto estesa, di pianta rettangolare attorno a due cortili con tre vasti saloni, mentre il portico originariamente era composto da dieci arcate.
La proprietà cominiciò ad andare in rovina, con manomissioni e mutilazioni varie, alla morte del cardinale Giuseppe Pozzobonelli avvenuta il 27 aprile del 1783.


Cascina Pozzobonelli, in truth what remains is not the whole farm, but only a Renaissance chapel, consisting of a kiosk and some bays of the porch next door. The size of the remains, however, does not go unnoticed. This is a fairly extensive area within a fenced area in a block now occupied by hotels, which courtyard is specially shaped to accommodate the chapel and the arcade.
There are different opinions about the author of the project and the most common attributes the authorship to Donato Bramante (architect and painter, from 1444 to 1514) or otherwise to students close to him. The same artist's works seem to be the frescoes in the arcade and visible from outside the gate that separates the building from the street.
The farm takes its name from the family of Gian Giacomo Pozzobonelli, who has built his property in this "suburban residence", let's not forget that five centuries ago it was plenty outside the city limits. It seems that the soil of Pozzobonelli extends between the current Settembrini and Melchiorre Gioia.
The villa (of which there is in fact only the shrine and the porch) was very large, of rectangular plan around two courtyards with three large rooms and the aercade was originally composed of ten arches.
The property began to go to rack and ruin, with various mutilation and tampering on the death of Cardinal Joseph Pozzobonelli on 27 April
1783

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