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I Quattro Canti Traditional Geocache

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Zeddicus_Zorander: [english text follows]
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Un saluto e buon geocaching,
Zeddicus Zu'l Zorander

Community Volunteer Reviewer for Italy
Geocaching.com | Help Center | Linee Guida | Linee Guida Italiane

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Hidden : 8/22/2018
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Per favore, siate molto circospetti. La zona della città è trafficata e ci sono molti occhi indiscreti e molti babbani impiccioni.

Please be very circumspect. The area of ​​the city is busy and there are many prying eyes and many meddling Muggles.

 

I "Quattro Canti" (piazza Vigliena) - All'intersezione delle due vie principali di Palermo, via Vittorio Emanuele e via Maqueda, si trova questo slargo ai cui quattro angoli si elevano le facciate convesse di bei palazzi secenteschi dalla classica suddivisione a tre ordini sovrapposti (dorico, ionico e corinzio) con, al centro, fontane sormontate dalle statue delle quattro stagioni. Nelle nicchie degli ordini superiori si trovano invece le statue di re spagnoli e, al livello più alto, quelle delle protettrici di Palermo, le sante Cristina, Ninfa, Oliva e Agata, poi soppiantata da Santa Rosalia. L'incrocio segna anche le quattro zone in cui, un tempo, Palermo era suddivisa: Palazzo Reale, Mezzomonreale, Castellammare e Oreto, ciascuna affidata ad una santa.

Il nome esatto della piazza è Piazza Villena (in omaggio al Viceré il cui nome completo era marchese don Juan Fernandez Pacheco de Villena y Ascalon), ma le fonti antiche la ricordano come Ottangolo o Teatro del Sole perché durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.

I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro apparati decorativi che delimitano lo spazio dell'incrocio. Realizzati tra il 1609 e il 1620[3] e sormontati dagli stemmi (in marmo bianco) reale senatorio e viceregio, i quattro prospetti presentano un'articolazione su più livelli, con una decorazione basata sull'uso degli ordini architettonici e di inserimenti figurativi che, dal basso in alto, si susseguono secondo un principio di ascensione dal mondo della natura a quello del cielo. I quattro piani di facciata risultano così decorati: al piano inferiore, fontane che rappresentano i fiumi della città antica (OretoKemonia, Pannaria, Papireto); quindi, un ordine in stile dorico, contenente le allegorie dalle quattro stagioni (rappresentate da EoloVenereCerere e Bacco); l'ordine successivo, in stile ionico, ospita le statue di Carlo VFilippo IIFilippo III e Filippo IV; infine, nell'ordine superiore, le quattro sante palermitane, AgataNinfaOliva e Cristina, patrone della città già prima dell'avvento di Santa Rosalia (1624) e di san Benedetto da San Fratello (1652).

Un antico detto che celebrava nei Quattro canti il centro virtuale di Palermo recitava "feste e forche a Piazza Villenalan" (pubbliche feste ed esecuzioni capitali).

Assunto nel 1606 il governo della città e dell'isola, il viceré, due anni dopo, affidò all'architetto fiorentino Giulio Lasso la sistemazione urbanistica della piazza, alla quale si lavorò per molti anni. Il progetto era ispirato al crocevia delle Quattro Fontane di Roma, disegnato dagli urbanisti di Papa Sisto V in forme molto più dimesse della successiva versione palermitana.

Nel 1609 doveva già essere terminata la parte strutturale dei due cantoni poi detti di Santa Ninfa e di Sant'Agata, che portano gli stemmi del viceré Vigliena. Nel 1612 era completo il cantone di Santa Cristina, aderente a San Giuseppe, promosso dal viceré Ossuna. Nel 1615 Giulio Lasso è già morto e dal 1617 è direttore dei lavori Mariano Smiriglio, ingegnere del Senato e già sorvegliante del cantiere durante la direzione del Lasso.

Con Mariano Smiriglio si assiste ad un cambiamento del programma decorativo iniziale: nell'ordine superiore, che in origine avrebbe dovuto ospitare le statue dei sovrani, vengono sistemate le statue delle quattro sante vergini palermitane: Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant'Agata. Dei quattro simulacri regali, previsti originariamente in bronzo, da Scipione Li Volsi, vengono eseguiti soltanto quelli di Carlo V d'Asburgo, poi collocato in piazza dei Bologna e quello di Filippo IV, un tempo posto sopra una macchina marmorea nel piano del Palazzo dei Normanni e poi distrutto. Le attuali statue in marmo presenti ai Quattro Canti furono scolpite fra il 1661 ed il 1663 da Carlo D'Aprile.

Il 2 agosto 1630 vennero appaltati i lavori per la fabbrica delle quattro fontane con le statue delle Quattro Stagioni, anch'esse previste in bronzo e poi realizzate in marmo: la Primavera e l'Estate furono realizzate da Gregorio Tedeschi; l'Autunno e l'Inverno da Nunzio La Mattina. Le attuali conche inferiori delle quattro fontane sono ottocentesche e furono realizzate per compensare il dislivello creatosi nel piano di calpestio della piazza che era stato ribassato a causa del livellamento della via. Il "Quinto Canto" che si vede su via Vittorio Emanuele ed è parte della facciata destra della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini fu decorato nel 1844.

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Quattro Canti, officially known as Piazza Vigliena, is a Baroque square in PalermoSicilySouthern Italy.

It was laid out on the orders of the Viceroys between 1608-1620[1] by Giulio Lasso at the crossing of the two principal streets in Palermo, the Via Maqueda and the Corso Vittorio Emanuele.

The piazza is octagonal, four sides being the streets; the remaining four sides are Baroque buildings, the near-identical facades of which contain fountains with statues of the four seasons, the four Spanish kings of Sicily, and of the patronesses of Palermo, (ChristinaNinfaOlivia and Agata). The facades onto the interchange are curved, and rise to four floors; the fountains rise to the height of the second floor, the third and fourth floors contain the statues in niches. At the time the piazza was built, it was one of the first major examples of town planning in Europe.

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Quattro Canti (deutsch: vier Ecken), genauer Quattro Canti di città[1], ist ein von der barocken Architektur der Quattro Canti eingerahmter Platz im historischen Zentrum von Palermo, der Hauptstadt Siziliens. Er liegt an der Kreuzung der zwei Verkehrsachsen Corso Vittorio Emanuele und der Via Maqueda und zählt zu den herausragenden Werken barocker Architektur in Palermo. Offiziell heißt er Piazza Viglienanach dem spanischen Vizekönig Juan Fernandez Pacheco de Villena, der das Architektur-Ensemble erbauen ließ. Der Platz wird auch Teatro del Sole genannt, weil den ganzen Tag über das Sonnenlicht auf eine der Eckfassaden fällt.

Der Platz entstand bei einer Stadterweiterung nach Osten im 17. Jahrhundert. Der seit der Zeit der arabischen Herrschaft im 9. Jahrhundert als Hauptstraße Palermos dienende Cassaro (heute Corso Vittorio Emanuele), der vom Normannenpalast ausgeht, wurde nach Osten (genauer: Ostnordost) bis zum Meer verlängert und insgesamt verbreitert. Im Jahr 1608 ließ der spanische Vizekönig Maqueda im rechten Winkel dazu eine weitere große Straße, die Via Nuova (heute Via Maqueda), bauen. Die beiden Straßen teilen die Altstadt in die Stadtviertel Albergheria, Seralcadio (inoffiziell auch Capo genannt), La Loggia und Kalsa, die in etwa den heutigen mandamenti Palazzo Reale, Monte di Pietà, Castellammare und Tribunali entsprechen.

Der Schnittpunkt beider Straßen wurde zu einem achteckigen Platz mit geschwungenen Fassaden, Piazza Vigliena genannt, ausgebaut. Der Ausbau des Platzes dauerte von 1608 bis 1620. Der aus Florenz stammende Architekt Giulio Lasso errichtete an den vier Ecken der Kreuzung je einen Palast.

Die Fassaden der vier Paläste sind konkav geschwungen, dreigeteilt und mit Statuen und antiken Säulen verziert. In den Sockelnischen befinden sich Brunnen, deren Fontänen und Statuen die vier Jahreszeiten symbolisieren. Im mittleren Bereich stehen in zentralen Nischen die Statuen der spanischen Könige Karl V.Philipp II.Philipp III. und Philipp IV. Die Statuen im oberen Bereich stellen die vier Schutzheiligen der damaligen Stadtviertel dar: Agatha, Cristina, Ninfa und Oliva.

Die Brunnen und Skulpturen werden von Säulen eingerahmt, die von unten nach oben der Ordnung dorischionisch und korinthisch folgen.

Hinter der Palastfassade an der Süd-Südwestecke liegt die Basilika San Giuseppe dei Teatini.

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Additional Hints (Decrypt)

Vyyhzvanpv...

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
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N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)