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Bosco di Sant'Antonio - Pescocostanzo (AQ) Traditional Geocache

Hidden : 12/14/2015
Difficulty:
3.5 out of 5
Terrain:
2 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

Oasi di pace circondati da alberi monumentali...


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Pescocostanzo

è un comune italiano di 1.196 abitanti in provincia dell'Aquila in Abruzzo.

È considerato uno dei borghi storici d'Abruzzo ed è membro del Club "I borghi più belli d'Italia" per le sue bellezze storiche ed artistiche ed il suo intatto contesto urbanistico medievale.

Il toponimo Pescus Constantii compare per la prima volta nella seconda metà dell’XI sec. Pesco, dal vocabolo osco pestlùm (latinizzato poi in pesculum, da cui la forma volgare Peschio), indica il basamento roccioso sul quale si è formato il centro abitato originario. Del Costanzo che legò il suo nome a quello del masso roccioso, non si hanno notizie certe.

La fondazione di Pescocostanzo viene fatta risalire al X secolo. Fin dai primi secoli si dimostrò prevalente sui centri circostanti, mostrando però rapporti movimentati nei confronti di feudatari ed istituzioni religiose.

Il terremoto del 1456 che devastò l'Abruzzo offrì le condizioni al borgo per cambiare l'assetto urbanistico, con l'afflusso di una massiccia colonia di maestranze lombarde; questo singolare evento lasciò la sua impronta nel tessuto sociale e culturale del paese. Tra l'altro si conserva l'uso del rito ambrosiano nelle cerimonie di battesimo celebrate nella Basilica di Santa Maria del Colle. Con il dominio di Ferdinando I d'Aragona fin dal 1464 Pescocostanzo ebbe uno statuto che garantì per l'appartenenza al regio demanio per qualche tempo, godendo delle relative libertà. Successivamente il controllo della cittadina fu affidato a feudatari. La formazione nel tempo di una classe sociale economicamente solida e culturalmente elevata portò ad uno stato di benessere e di un'efficiente amministrazione.

La svolta per la cittadina si ebbe nel 1774, quando assumendo il titolo di Universitas Sui Domina (comunità padrona di sé), motto che fregia tuttora lo stemma comunale, si riscattò dal dominio feudale. Trovarono accoglienza nella società gli studi giuridici, filosofici, storici, matematici, letterari ed un notevole culto dell'arte. A testimoniare la cultura locale vi sono i patrimoni librari custoditi presso molte famiglie e i numerosi eletti ingegni fioriti a Pescocostanzo. Il primo e più autorevole interprete in Italia della filosofia kantiana fu infatti un cittadino pescolano, il filosofo e matematico Ottavio Colecchi. La presenza di un consistente numero di opere d'arte nel piccolo borgo aquilano trova spiegazione in due fattori: le notevoli risorse economiche di istituzioni pubbliche e dirigenti e la disponibilità di maestranze in grado di realizzare opere in pietra, marmo, ferro battuto e legno, tradizioni artigianali tramandate dopo l'immigrazione dei mastri lombardi tra il XV e il XVII secolo. Le donne di Pescocostanzo lavorano preziosi merletti realizzati al tombolo.

È situato nella regione degli Altipiani maggiori d'Abruzzo, un territorio dominato prevalentemente da pascoli. Situata ad un'altitudine di 1400 m s.l.m. alle pendici del Monte Calvario (1743 m) dove è posta anche una stazione sciistica che fa parte del comprensorio dell'Alto Sangro, Pescocostanzo domina la conca dell'altopiano del Quarto Grande.

Riserva Naturale Bosco di S. Antonio

è un'area naturale protetta dell'Abruzzo istituita nel 1985. Dal 1992 fa parte del Parco Nazionale della Majella. Occupa una superficie di 550 ha nella provincia dell'Aquila.

Imponente faggeta che si è conservata sino a giorni nostri pur essendo vicina a vie di transito, tra la Valle Peligna e la Val di Sangro, percorse già in epoca preromana; probabilmente foresta sacra dedicata a Giove, in periodo medievale fu caratterizzata dal culto di Sant’Antonio e in seguito tutelata dallo Stato come “bellezza naturale”.

Il bosco, che vegeta a una quota media di 1300 m., si presenta come una fustaia di faggio, ma vi crescono anche aceri, perastri e cerri, con esemplari monumentali che raggiungono i 6 metri di circonferenza e pungitopi (Ruscus aculeatus L. - Butcher's broom) di notevoli dimensioni.

Il Bosco di Sant’Antonio si trova in località “La Difesa” di Pescocostanzo, toponimo che indica un’area forestale dov’era impedito il taglio alberi ed il pascolo degli ovini: in pratica un bosco simile ai pascoli alberati della penisola iberica, denominati dehesas, la cui funzione principale era quella di dare ombra al bestiame che frequentava i pascoli circostanti.

Nel parco si trovano molte specie erbacee protette o rare tra cui la Genziana maggiore (Genziana lutea), la Peonia (Peonia officinalis), la Stellina odorosa (Galium odoratum), l’Erba fragolina (Sanicula europaea), l’Elleboro (Helleborus foetidus) e l'orchidea Epipactis purpurata tra gli arbusti ci sono il ribes uva-spina e il ribes multifloro, mentre è la fauna è presente anche il raro picchio dorsobianco.

All'interno del bosco è presente un bellissimo circuito per praticare sci di fondo.

Additional Hints (Decrypt)

Ha nyoreb pnqhgb ivrar ivtvyngb qn ha Ntevsbtyvb (Vyrk ndhvsbyvhz Y.) pur qvsraqr ha nygeb nyoreb... ragen gen yr fhr sebaqr, fnyv fhyyr fhr oenppvn, prepn zn nggragb nyyr fcvar qryy'Ntevsbtyvb...

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)