Il monastero fu fondato da Galgano Guidotti sulla collina di Montesiepi nel 12 ° secolo. Dopo Guidotti era morto all'età di 33 anni, i monaci cistercensi arrivarono al Montesiepi. L'eremo originale sul colle, che è ancora ben conservato, divenne ben presto troppo stretto, era per questo 1224 ha iniziato la costruzione dell'Abbazia di San Galgano in poche centinaia di metri a valle lontana. L'Abbazia di San Galgano è stato il primo (e unico) di start-up dei Cistercensi nella regione della Toscana, in quanto altrimenti di solito già occupati monasteri esistenti dei Benedettini. Dopo forse era già passato un ramo di monaci venuti direttamente da Clairvaux, la nuova abbazia era sotto il monastero madre Casamari e quindi apparteneva alla filiazione di Clairvaux Branch. I monaci di San Galgano è venuto molto presto alle grandi proprietà terriere. Essi sono stati affidati lavori notaio e amministrativo e hanno svolto un ruolo di primo piano nella costruzione della cattedrale di Siena. Hanno messo paludi e creato nuovi terreni agricoli. Inoltre, hanno costruito mulini e tenute Walker, in cui è stato raffinati lana. Il monastero crebbe rapidamente al fiorente ramo cistercense in Toscana. Il declino economico iniziato nel 14 ° secolo, come dalla carestia e peste molti monaci e laici fratelli sono morti e mercenari saccheggiatori da Firenze ha reso la zona a rischio. Un raid dal fiorentino condottiero Giovanni Acuto ha avviato nel 1364 il declino dell'abbazia. Prima di 1514, l'abbazia cadde in Venuta. Il commendatario Girolamo Vitelli venduto nel 1550, i tetti di piombo della chiesa del monastero, che la chiesa ha subito gravi danni. I cistercensi rimasero fino al 1783, quando il Granduca Leopoldo I prese il monastero. 1783 crollò il campanile e la maggior parte della volta della chiesa. A poco a poco i contadini locali hanno contribuito mattoni della muratura, al fine quindi di costruire le loro case. Il monastero è stato nel 1815 alla fattoria. 1881 Abbazia di Giuseppe Partini è stata restaurata. Il 1961 è un monaco cistercense da il permesso di trasferirsi a Roma, San Galgano e risvegliare le rovine dell'abbazia di vita. Ha costruito da alcune cellule e iniziò la rinascita del convento per le suore di Olivetani, il San Galgano ha dichiarato un luogo di clausura monastica. È stato istituito un piccolo laboratorio (tra cui pittura icona e ricamo). Di tanto in tanto qui piccoli concerti sono dati.
Dieses und die weiteren tollen Fotos stammen von David Fontanelli. Fotos von San Galgano
Das Kloster wurde im 12. Jahrhundert von Galgano Guidotti auf dem Hügel Montesiepi gegründet. Nachdem Guidotti im Alter von 33 Jahren verstorben war, kamen Zisterzienser-Mönche auf den Montesiepi. Die ursprüngliche Einsiedelei auf dem Hügel, welche heute noch gut erhalten ist, wurde bald zu eng, weshalb 1224 mit dem Bau der Abbazia di San Galgano im wenige hundert Meter entfernten Tal begonnen wurde. Die Abtei von San Galgano war die erste (und einzige) Neugründung der Zisterzienser im Gebiet der Toskana, da sie ansonsten üblicherweise bereits bestehende Klosteranlagen der Benediktiner bezogen. Nachdem möglicherweise bereits eine Niederlassung von Mönchen bestanden hatte, die unmittelbar aus Kloster Clairvaux gekommen waren, unterstand die neue Abtei dem Mutterkloster Casamari und gehörte damit der Filiation der Primarabtei Clairvaux an. Die Mönche von San Galgano gelangten sehr bald zu großem Landbesitz. Sie wurden mit Notariats- und Verwaltungsarbeiten betraut und spielten eine führende Rolle beim Dombau in Siena. Sie legten Sümpfe trocken und schafften neue landwirtschaftliche Nutzflächen. Außerdem bauten sie Mühlen und Walkereien, in denen Wolle veredelt wurde. Das Kloster entwickelte sich schnell zur blühendsten Zisterzienserniederlassung in der Toskana. Der wirtschaftliche Abstieg begann bereits im 14. Jahrhundert, als durch Hungersnöte und Pestepidemien viele Mönche und Laienbrüder starben und marodierende Söldnerheere aus Florenz die Gegend unsicher machten. Ein Überfall durch den Florentiner Condottiere Giovanni Acuto leitete 1364 den Niedergang der Abtei ein. Vor 1514 fiel die Abtei in Kommende. Der Kommendatarabt Girolamo Vitelli verkaufte um 1550 die Bleidächer der Klosterkirche, wodurch die Kirche schweren Schaden erlitt. Die Zisterzienser blieben bis 1783, als Großherzog Leopold I. das Kloster aufhob. 1783 stürzte der Glockenturm und die meisten Gewölbe der Kirche ein. Nach und nach trugen die Bauern der Umgebung Steine vom Mauerwerk ab, um sich damit ihre Häuser zu bauen. Das Kloster wurde 1815 zum Bauernhof. 1881 wurde die Abtei von Giuseppe Partini restauriert. 1961 bekam ein Zisterziensermönch aus Rom die Erlaubnis, nach San Galgano zu übersiedeln und die Abteiruine wieder zum Leben zu erwecken. Er baute einige Zellen aus und begann damit, die Wiederbelebung des Klosters für den Nonnenorden der Olivetaner, der San Galgano zu einem Ort der klösterlichen Abgeschiedenheit erklärte. Eine kleine Werkstatt (unter anderem Ikonenmalerei und Stickerei) wurde eingerichtet. Ab und zu werden hier kleine Konzerte gegeben.
The monastery was founded by Galgano Guidotti on Montesiepi hill in the 12th century. After Guidotti had passed away at the age of 33 years, Cistercian monks came to the Montesiepi. The original hermitage on the hill, which is still well preserved, soon became too tight. In 1224 the construction of the Abbazia di San Galgano began in a few hundred meters distant valley. The Abbey of San Galgano was the first (and only) start-up of the Cistercians in the region of Tuscany, as they otherwise usually already occupied existing monasteries of the Benedictines. After possibly had already passed a branch of monks who had come directly from Clairvaux, the new abbey was under the mother monastery Casamari and thus belonged to the filiation of Clairvaux Branch. The monks of San Galgano came very soon to large land holdings. They were entrusted with Notary and administrative work and played a leading role in the cathedral building in Siena. They put swamps and created new farmland. In addition, they built mills and Walker estates, where wool was refined. The monastery quickly grew to flourishing Cistercian branch in Tuscany. The economic decline began in the 14th century, as by famine and plague many monks and lay brothers died and marauding mercenaries from Florence made the area unsafe. A raid by the Florentine condottiere Giovanni Acuto initiated in 1364 the decline of the abbey. Before 1514, the abbey fell into Coming. In 1550 the commendatory Girolamo Vitelli sold the lead roofs of the monastery church, which the church suffered serious damage. The Cistercians remained until 1783, when Grand Duke Leopold I picked up the monastery. In 1783 the bell tower collapsed and most of the church vault. Gradually the local farmers contributed bricks from the masonry in order thus to build their houses. In 1815 the monastery was converted to a farm. In 1881 Giuseppe Partini restored the Abbey. In 1961 a Cistercian monk got the permission from Rome to move to San Galgano and awaken the Abbey ruins to life. He expanded some cells and began the revival of the monastery for the nuns of Olivetan, which declared San Galgano as a place of monastic seclusion. A small workshop (including icon painting and embroidery) was established. From time to time small concerts are given here.
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