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Ecomuseo Adda di Leonardo #1: la diga di Robbiate Traditional Geocache

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giosa: Archiviata

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Hidden : 2/20/2011
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


Ecomuseo Adda di Leonardo #1: la diga di Robbiate
Percorso Naturalistico - culturale alla scoperta delle impronte Leonardesche nello straordinario contesto paesaggistico del medio corso dell'Adda.
Questa cache è parte di una serie posizionate  sul percorso dell' Ecomuseo Adda di Leonardo e sono tutte raggiungibili  a piedi o in bicicletta ( in alcuni casi gli ultimi metri sono percorribili solo a piedi). Il percorso  si snoda per la maggior parte su strada sterrata in piano ed è percorribile in tutte le stagioni.

La cache: è raggiungibile in pochi minuti dal parcheggio, vi consiglio di aiutarvi con la foto spoiler poichè quando è stata nascosta la ricezione era pessima
Per arrivare al parcheggio:
giunti a Paderno d’Adda, nelle vicinanze del Ponte di San Michele, si può imboccare la ripida ma agevole strada asfaltata che, passando accanto al monumento degli Alpini, scende al fiume.

Naturalistic trail - the cultural discovery of Leonardo's fingerprints in the extraordinary landscape of the middle course of the Adda river.
This cache is part of a series located in the path of  "Ecomuseum Adda of Leonardo" 

The cache: is only a few minutes from the parking lot, i recommend to help with the photo spoiler when  it is hidden the reception was very bad.
To reach the parking lot, joints in Paderno d'Adda, near the Bridge of San Michele, one can take the  paved road that passes near the Alpini monument, down to the river

Il percorso dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, percorribile a piedi o in bicicletta, inizia alla “porta” nord, al traghetto di Leonardo che collega Imbersago a Villa d’Adda attraversando il fiume Adda. Si segue la strada sterrata per giungere alla diga di Robbiate costruita per alimentare il canale Edison. Per sfruttare il salto fra i due livelli, a monte e a valle della diga, fu realizzata la centrale Semenza. Dal fiume si vede il ponte San Michele di Paderno d’Adda, un arco di ferro proteso da sponda a sponda. Poco a valle del ponte, una seconda diga, realizzata con lunghe aste di legno dette panconcelli (diga di Poiret),  origina il naviglio di Paderno. Ai Tre Corni ha inizio il tratto degli “scorci leonardeschi”. Qui, Leonardo pensava di realizzare lo sbarramento dell’Adda da cui far partire il naviglio. Affacciandosi sul fiume, si possono ammirare i tre massi erratici. Dopo quasi un chilometro dall’incile, appare la conchetta, il primo degli 8 salti compiuti dal naviglio di Paderno. Dopo la conchetta, il naviglio resta praticamente asciutto, a parte alcune infiltrazioni naturali. L’Adda, invece, procede fra balze e dirupi, generando ampi bacini, più avanti troviamo la Conca Vecchia il primo dei due salti previsti dall’architetto Giuseppe Meda per aggirare, in sponda milanese, le rapide. Le risorgive che sgorgavano naturalmente dal terreno sono all’origine del nome dato al terzo salto: Conca delle Fontane. Nei pressi sorge lo Stallazzo, un tempo stazione per il ricovero e il cambio dei cavalli che, risalendo l’alzaia, rimorchiavano controcorrente i barconi, oggi è punto di sosta e informazioni per i visitatori. Secondo il progetto dell’architetto Meda, la Conca Grande coincideva con il punto terminale del naviglio, che qui restituiva le sue acque all’Adda. Fra la Conca delle Fontane e la Conca Grande, una scalinata porta in cima allo sperone su cui sorge il Santuario della Madonna della Rocchetta. Accanto al Santuario è stato scoperto un sito archeologico. Di fianco alla Conca di Mezzo sorge uno dei piccoli fabbricati che fanno parte del sistema ideato dallo svizzero Wyttenbach e realizzato agli inizi del ’900 per la produzione di energia. Prima che le acque dell’Adda venissero sfruttate dale centrali elettriche, furono a lungo impiegate per azionare i mulini che, all’epoca in cui ripresero gli scavi per la costruzione del canale, numerosi s’affacciavano lungo le due sponde. La centrale Bertini di Porto d’Adda, realizzata nel 1898, fu costruita dalla società Edison per rifornire di energia elettrica Milano. La centrale Esterle di Cornate d’Adda, dall’architettura monumentale che richiama il rinascimento lombardo, fu realizzata nel 1914 per soddisfare la richiesta crescente di energia. Proseguendo si arriva a Trezzo sull’Adda, ‘Città d’arte’ dal notevole patrimonio architettonico. Il Castello Visconteo fu costruito nella sua attuale conformazione da Bernabò Visconti nel 1300 sull’impianto di una Rocca che risalirebbe alla Regina Teodolinda. All’interno del Castello c’è un centro di documentazione sui ritrovamenti longobardi, fra i più importanti d’Europa, venuti alla luce a Trezzo nel 1976/1978 e nel 1990/1992. Sulla riva del fiume si affaccia la centrale Taccani (ora di proprietà Enel) monumento d’archeologia industriale, tuttora in funzione (la centrale è aperta alle visite guidate ogni prima domenica del mese). Uno sperone di roccia, sotto il ponte autostradale, ricorda l’antica derivazione del naviglio Martesana realizzato tra il 1457 e il 1463 per favorire il commercio sull’Adda. Proseguendo lungo l’argine si arriva al Santuario della Divina Maternità, con l’annesso convento dei Carmelitani Scalzi (1642) di Concesa, situato ai piedi di uno sperone roccioso, a picco sul fiume, sopra il quale si trova villa Gina, sede del Parco Adda Nord. ........ l'itinerario prosegue per alcuni chilometri seguendo l’alzaia lungo il naviglio fino a giungere alla porta Sud a Cassano.
 
Fonte
http://www.addadileonardo.it/

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Additional Hints (Decrypt)

[ITA] Zntargvpn, thneq envy Cre sniber cbfvmvbaner va iregvpnyr pba yn cnegr ovnapn va onffb! Tenmvr [ENG] Zntargvp thneq envy

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)