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[ѕввč] Domenico Scandella Multi-cache

Hidden : 1/29/2023
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:


Qui si legge la storia di Domenico Scandella detto il Menocchio
pensatore rivoluzionario arso vivo per i
“suoi orrendi ed esecrandi eccessi,
il debito e rigoroso castigo sia esempio agli altri in quelle parti”

for English, scroll down
  • La storia

Domenico viene arrestato

Domenico aveva una moglie e parecchi figli, aveva preso in affitto un mulino sulle sponde del Cellina e conosceva l'arte di vari altri mestieri, sapeva leggere e scrivere e lo insegnava, suonava la citra. Di statura fuori dall'ordinario era un noto bestemmiatore, serviva però messa ed era amico di tutti.

Nel settembre del 1583 il Pievano di Montereale, Odorico Vorai, si recò a Concordia dal Vicario generale del vescovo per esporre i sospetti di eresia nei confronti di un suo parrocchiano; l’accusato è Domenico Scandella, detto Menocchio.

Già quattro anni prima il pievano, impegnato nell’opera di ricostituzione di un cattolicesimo in crisi anche nelle campagne friulane, aveva fatto riprendere lo Scandella per farlo desistere dalle sue note posizioni eterodosse ma senza alcun risultato.
Tuttavia traspare che l’inasprimento dell’atteggiamento del pievano - noto in paese per i suoi approcci alle parrocchiane  - fosse dovuto al rifiuto sdegnato di Scandella di concedergli una delle figlie.

Gli elementi forniti dal pievano al Vicario vengono intesi abbondantemente sufficienti per l’istruzione di un processo da parte del Tribunale dell’Inquisizione. Il 29 ottobre 1583 Fra’ Felice da Montefalco avvia gli interrogatori.
Dalle carte processuali emerge un figura di Domenico Scandella affascinante, colta, seducente. La cosmologia, l'antropologia e la teologia che Menocchio espone sono argomentate con dialettica e cognizione di causa che preoccupano gli inquisitori vedendo nelle risposte elementi di convergenza con le teorie luterane, anabattistiche, catare....

Al cospetto dei giudici ecclesiastici, Menocchio non risparmia nemmeno invettive all’indirizzo della Chiesa, descritta come un’istituzione che utilizza diversi strumenti per l’esercizio del potere, non solo spirituale, ma anche economico e culturale. L’uso del latino viene definito dal Menocchio "un tradimento de’ poveri", che non lo capiscono. La ricchezza della Chiesa vengono ritenute da lui tali che "tutto è de Chiesa et preti". I sacramenti sono "mercantie, invention funzionali al dominio della vita degli individui: li preti comenzano a magnar le anime avanti che si nasca et le magnano continuamente sino doppo morte".


Il tribunale ecclesiastico dichiara Domenico Scandella eretico e eresiarca.

Il 3 febbraio 1584 Menocchio viene condannato, incarcerato e successivamente obbligato all'abiura. Menocchio trascorre due anni nel carcere di Concordia, mantenuto dalla famiglia. Viene liberato nel 1586 per buona condotta e perché la famiglia versava in stato di povertà. Una volta scarcerato però fu costretto a indossare pubblicamente l’abitello dell’infamia, una tunica grigia con due croci gialle che identificava gli eretici.

Domenico torna a Montereale 

Menocchio si riambienta nel suo paese, dove gli vengono affidati incarichi pubblici e ritorna ad essere l'amico di tutti riconosciuto come la persona autorevole di sempre e viene anche nominato amministratore dei beni della Pieve.

Il ruolo giocato nella vicenda occorsa a Domenico costerà al pievano Odorico Vorai un’aggressione quasi mortale durante una festa popolare da parte di alcuni parrocchiani e una denuncia al tribunale dell’Inquisizione come eretico e protettore di eretici così da subire egli stesso un processo. Dopo una fortuita scarcerazione, il prete fu destinato ad un’altra parrocchia.

Non passò troppo tempo però che Menocchio contravvenne alle imposizioni del tribunale: non sempre portava l’abito crociato e si allontanava da Montereale perché doveva seguire personalmente gli affari di famiglia poichè era rimasto senza l'appoggio del figlio maggiore che nel frattempo era morto. Ma, soprattutto, ricade a parlare in pubblico delle sue opinioni. Si succederono denunce, interrogatori e alla fine Il 21 giugno Menocchio venne arrestato nuovamente e incarcerato ad Aviano, processato a Pordenone e poi tradotto nelle prigioni di Concordia.

Ulteriori deposizioni confermano la sua recidività. Durante gli interrogatori Domenico rinnega le affermazioni che gli vengono attribuite, ma ripropone la medesima visione panteistica della divinità.

Rimasto senza la moglie, abbandonato dagli figli superstiti esasperati per le conseguenze di quelle che reputano bizzarrie del padre, Menocchio non sembra motivato a tentare una difesa e si dichiara un povero ignorante. Tentano di estorcergli i nomi dei presunti complici per mezzo della tortura ma non fa nomi.

Lo Scandella è un relapso e per lui, per la legge ecclesiastica, non rimane che la pena capitale.
L’8 agosto del 1599 viene letta pubblicamente la sentenza di morte emanata dal vescovo Matteo Sanudo e dall’inquisitore fra Girolamo Asteo da Pordenone. Il rogo fu comandato dal provveditore veneziano di Portogruaro pochi giorni dopo, probabilmente sulla piazza antistante il palazzo pretorio a fianco della cattedrale di Sant’Andrea.

La storia di Menocchio - il mugnaio di Montereale Valcellina messo a morte come eretico è stata ricostruita e raccontata una prima volta da Carlo Ginzburg nel 1976 nel Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del Cinquecento, tradotto in ventiquattro lingue.

 

  • Cache

Il  mulino di Scandella sorgeva lungo la roggia quattrocentesca della Serenissima, alimentata da una presa presso la stretta di Ravedis e che serviva tutta una serie di mulini, segherie e battiferro e che, raggiunto Aviano, proseguiva fino a confluire nell'Artugna. Una rovinosa piena del Torrente Cellina, nel 1888, sconvolse completamente la zona.

  • Come trovare le coordinate finali

L’antica Pieve di Calaresio, oggi Chiesa di san Rocco, luogo dove ruota la storia di Menocchio e sede dell'interrogatorio del 3 febbraio 1584 che gli costò il primo carcere (data alla quale è dedicata questa cache) è stata luogo di culto già in epoca Preromana.
L’attuale edificio sacro risale all'epoca di Domenico Scandella (fu affrescata quando lui aveva 30 anni). All’interno conserva l’ultimo ciclo di affreschi realizzato da Giovanni Maria Zaffoni, detto il Calderari, allievo di Tiziano. In controfacciata la pala dell’Assunta, sempre del Calderari, rimasta incompiuta per la sua morte, avvenuta a 63 anni, mentre era ancora occupato a questo lavoro.

Lettera A: anni impiegati dal Calderari per affrescare tutto ciclo pittorico prima di morire e lasciare incompiuta la pala dell’Assunta - years employed by Calderari to fresco before his death.

Lettera B: somma dei numeri dell'anno di inizio dei lavori di pittura  "a buon fresco" della Pieve - sum of the numbers of the starting year of the painting works of the church.

Lettera C: somma dei numeri dell'anno della morte del Calderari - sum of the numbers of the year of Calderari's death.

Lettera D: somma dei numeri del numero civico dell'abitazione posta all'inizio del sentiero in discesa verso il greto del Cellina (la porta  di ingresso è rivolta verso Nord-Est) - sum of the numbers of the civic number of the house at the beginning of the path downhill towards Cellina river.

Prendendo come riferimento le coordinate dello Stadio Virtuale 1 si esegua questa correzione:

Coordinate finali

 

 

 


Convalida la tua soluzione usando questo tool certitude.

 

 

 

Sitografia
Antica Pieve di Montereale - Pubblicazione
Bibliografia
Carlo, Ginzburg. "Il formaggio ei vermi. Il cosmo di un mugnaio del ‘500." (1976)
Andrea, Del Col "Domenico Scandella detto Menocchio. I Processi dell'inquisizione 1583 - 1599 (1991)
Aldo, Colonnello "Nei luoghi di Menocchio" (2014)  - fuori commercio
Alberto, Magri Menocchio (2015). Ediz. illustrata
Filmografia
Menocchio - La storia di un uomo incapace di tradire i suoi principi - Regia di Alberto Fasulo 2018 (1h45minuti)
Il film su Rai Play, on line dal 24 febbraio 2022
Discografia
I Braul nascono nel 1995 con l’intento di dare una personale e innovativa rilettura dei temi e delle sonorità de musica tradizionale del Friuli Venezia-Giulia. Nel corso della loro attività hanno inciso tre CD: "La corte di Lunas”, “Ciaràndis” e “La farina dal diàul” e partecipato a numerose rassegne e festival di musica folk sia in Italia che all’estero. Con il prossimo CD, una canzone dedicata a Domenico Scandella. 

  • Il percorso e qualche consiglio

Il dislivello totale previsto dall'escursione prevista è di soli 53 metri ma vale sempre comunque la spesa stare attenti a dove si mettono i piedi. Se ci fosse esigenza di raggiungere in macchina o in bicicletta il greto del torrente vi si può accede dal nucleo abitativo di Montereale Valcellina. La strada è facilmente percorribile. Merita la vista dell' Anticlinale di rampa del Monte Jouf, ben visibile poco più a Nord rispetto alla cache.
Attenzione, si tratta pur sempre di zona che potrebbe essere soggetta allo svaso del bacino idrico.

Parola di Menocchio

 

Sulla confessione:

«Andare a confessar da preti et frati tanto è che andar da un arboro. Se quel arboro sapesse dar la cognitione della penitentia, tanto basterebbe; et se vanno alcuni homini da sacerdoti per non sapper la penitentia che se ha da far per li peccati, accioché ghe la insegnio, che se la sapessero non bisognerebbe andare, et quelli i quali la sano non accade che vadino»

Sulla libertà confessionale:

«La maestà de Dio ha dato il Spirito santo a tutti: a christiani, a heretici, a Turchi, a Giudei, et li ha tutti cari, et tutti si salvano a uno modo»

fonte: atti processuali

Vai a scovare un'altra cache dedicata ad un'altra vittima del Tribunale dell'Inquisizione: Angioletta delle Rive

Questa cache è dedicata al Sofija, il cane con cui vivo: è un posto che ho conosciuto assecondando i suoi vagabondaggi che seguono gli indecifrabili e affascinanti ragionamenti canini fatti di odori, indizi impecettibili, intuiti insondabili. Eravamo di rientro dall' MV01 e Sofija aveva l'impellente voglia di un bagno. Dovevo capire come scendere e cominciammo a procedere verso il paese. Fu Sofija a girare verso degli orti e sparire dalla mia vista in un secondo correndo a rotta di collo giù dalla scarpata.
Non mi è rimasto che seguirla scoprendo così un passaggio che mai avrei intuito.

Additional Hints (Decrypt)

Qbcb vy purpx niergr hygrevbev vaqvpnmvbav - Nsgre gur purpx lbh jvyy unir shegure vaqvpngvbaf

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)