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the incredible view of the "cupola" Traditional Cache

Hidden : 6/2/2022
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
2 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:


per trovare questa cache è possibile arrivare direttamente in macchina alle coordinate ma vi consiglio vivamente di seguire i waypoint che vi faranno scoprire la vera essenza di Ibla e dei suoi vicoli e stradine.

CONSIGLIATA DI NOTTE, la vista toglie il fiato!

 

 

 Duecento anni e non li dimostra. La cupola del Duomo di San Giorgio in Ibla è stata costruita nel 1820. Tutta fatta in casa.

 

Progettista e direttore dei lavori il maestro ragusano Carmelo Cultraro, manovalanza ragusana (una squadra affiatata di “lapicidi”, falegnami, carpentieri, fabbri, forse addirittura in società col maestro), pietra locale (calcare tenero e calcare bituminoso), committente la Parrocchia di San Giorgio, presente in Ragusa dall’epoca normanna.

Quella cupola completò il grande e bellissimo duomo a quasi un secolo dall’inizio dei lavori della chiesa, sul sito che, prima del terrificante terremoto del 9 e 11 gennaio 1693, aveva ospitato la gotica chiesa dedicata a San Nicola.

Carmelo Cultraro realizzò, dopo un paio d’anni di lavoro, una cupola che oggi a noi (s’intende a noi che vediamo il Duomo e l’annessa cupola tutte le volte che vogliamo) appare quasi normale, per non dire ovvia. Ma quell’edificio tutto è tranne che ovvio. Anzi. Cultraro utilizzò tutta la sua arte e perizia per costruire una cupola slanciata, luminosissima (circa 250 metri quadrati di vetri che inondano di luce il sottostante altare principale del tempio dedicato al Santo cavaliere) e molto elegante, di uno stile gradevole e mai eccessivo. La cupola, che si ammira dalla sottostante Piazza Duomo (da decenni ormai puntuale sfondo per le vicende di tanti film e soprattutto del Commissario Montalbano) è ancora più imponente e ammirevole quando la si guarda dalla Piazza Dottor Solarino, ovvero la parte apicale della collina di Ibla, laddove è il grande e bruttissimo casermone che fu Distretto Militare, poi edificio scolastico e infine sede del Consorzio Universitario. Da quella prospettiva la cupola di Maestro Cultraro è vicina e se ne possono osservare i dettagli, i particolari.

Dicevamo che l’opera ha duecento anni e non li dimostra. Vero, ma per onestà va detto che è merito anche di due interventi di lifting. Il primo nel 1928 e il secondo nel 2007.

Quello del 1928 fun un necessario intervento di impermeabilizzazione e soprattutto di sostituzione delle grandi vetrate. Il responsabile del progetto fu anch’egli un figlio di Ibla: l’ingegnere e architetto Carmelo Arezzo, che nel 1931 scrisse un libretto col quale spiegava l’intervento dal punto di vista tecnico “Le condizioni statiche della cupola sono ottime – riferiva Carmelo Arezzo di Trifiletti – come buono è lo stato delle strutture murarie. Ma il tempo ha deteriorato comunque la struttura realizzata dal maestro Cultraro, e sono quindi presenti infiltrazioni di acqua piovana”. Dal punto di vista economico, altrettanto se non più importante, l’Arezzo attribuisce tutti i meriti a Ignazio Nifosì, ovvero l’allora canonico del Duomo di San Giorgio che, scrive Arezzo: “con una attività frenetica e il buon esempio riuscì a toccare il cuore di quanti vennero a contatto con lui, e quindi a raccogliere i fondi necessari per i lavori di restauro della cupola”.


 

Additional Hints (Decrypt)

snv yr fpnyr r cbv ibygngv, yn fhn znrfgbfvgà gv fghcveà!

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)