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I Macchiaioli: i luoghi di Diego Martelli #1 Mystery Cache

Hidden : 1/29/2022
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
2 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:


Diego Martelli 

Fu uno tra i primi sostenitori in Italia del realismo francese, inoltre sostenne e unì i Macchiaioli ospitandoli nella sua tenuta di Castiglioncello fino al 1865 abitò saltuariamente presso una villa di Capannoli, avuta in eredità, insieme alla fattoria, dallo zio Andrea Bernardi, patrizio pisano. La fattoria e la villa furono vendute a Rutilio Orlandini in seguito ad un dissesto finanziario, con grande dispiacere della madre.

Nel 1861 aveva ereditato un ampio terreno presso Castiglioncello su di una collina che si affaccia su di una scogliera, e qui decise di abitare insieme all'amico Giuseppe Abbati.

Cominciò ad invitare diversi amici frequentatori del Caffè Michelangiolo a Firenze, dove i macchiaioli erano soliti riunirsi. Diego iniziò così a divenire il riferimento culturale del movimento, con il suo sostegno ed i suoi consigli teorici, tanto da fondare attorno alla sua personalità la cosiddetta Scuola di Castiglioncello. All'epoca Castiglioncello era un minuscolo borgo di pescatori e contadini, come testimoniato nei numerosi quadri del movimento.

Con Adriano Cecioni e Telemaco Signorini fondò nel 1867 il "Gazzettino delle arti del disegno" e nel 1873 il "Giornale artistico", periodici di diffusione artistica di idee.

Sul finire del secolo la sua tenuta di Castiglioncello passò al barone Patrone, che demolì le strutture preesistenti per costruirvi la propria dimora, oggi nota col nome di Castello Pasquini. N 43°

Martelli farà diversi viaggi a Parigi dove entrerà in contatto con l'ambiente culturale della città, e in special modo con quello degli impressionisti di cui diverrà un sostenitore. Nel 1879 visitò l'esposizione degli impressionisti, e a Giovanni Fattori riferì: «Fra i nostri espositori di qui i più in punta sono Monet, Caillebotte e Pissarro.»

«In definitiva, quella di Diego Martelli è stata una vita dedicata all'arte. Non col pennello o scalpello in mano, ma dal punto di vista di chi sentiva giustificata la sua posizione di: consigliere, esperto, critico, studioso, con la forte curiosità di conoscere e capire persone e opere. Non a caso ha frequentato, capito, aiutato, sostenuto anche moralmente e ospitato tanti di quegli artisti che hanno rimodellato (rinnovandola), buona parte dell'arte Ottocentesca, non solo in Toscana. Un mecenatismo lungimirante, che su un piano diverso del critico rispetto a quello del mercante, lo avvicina come intendimenti e caparbietà d'intenti a Paul Durand-Ruel, grande sostenitore degli Impressionisti francesi, che lo stesso Martelli stimava profondamente.» 24.957' 

E 10°

L'ospitalità che Diego diede ai suoi amici pittori a Castiglioncello lo rese un vivace cenacolo artistico. Castiglioncello offriva uno scenario di incontaminata bellezza: pochissime costruzioni si alteravano alla natura della costa: infatti la moda dei passare tempo al mare non era ancora diffusa. 25.278'

Questa mistery è ideata su un percorso panoramico a piedi tra i vicoli e le strade di Castiglioncello ripercorrendo i luoghi di Diego Martelli. Ovviamente le coordinate iniziali non corrispondono alla posizione della cache. Starà a voi capire la soluzione giusta ed azzeccare il mistero che vi porti al gz.

La torre sorse a metà del XVI secolo. Non essendo citata in un elenco di fortificazioni risalente al 1539, è plausibile che sia stata innalzata dopo il 1540 e completata entro il 1570. Nel 1606, con l'istituzione del Capitanato nuovo di Livorno, la torre divenne il punto d'avvistamento più meridionale del territorio dipendente dalla città labronica. Mantenne la funzione di avvistamento e difesa (in quanto sede di un presidio di corazzieri) anche durante il dominio lorenese.

Successivamente, nell'Ottocento passò al Demanio di Stato e nel 1872 divenne proprietà di Diego Martelli, che nel 1886 la cedette alla madre. In seguito passò a Fausto Lazzaro Patrone, proprietario di una vicina dimora oggi nota come Castello Pasquini e tra la fine dello stesso secolo e i primi decenni del Novecento fu oggetto di diversi cambi di proprietà, trasformazioni e destinazioni d'uso, tanto che il conte Gualtiero Danieli vi edificò attorno la propria villa in stile neomedioevale, secondo lo stile imposto dal castello del barone Patrone.

Nel dicembre del 2002 è stato portato a termine il restauro della struttura che ha permesso di riportare il monumento alle condizioni originarie, migliorandone al contempo l'accessibilità.


Puoi convalidare la soluzione del tuo puzzle con certitude.

'

Fonti e testi:
Wikipedia

http://www.castiglioncello.org/articolo.php?article=76

p.s attenzione allo specchio!

Additional Hints (Decrypt)

Pnegn, sbeovpr b fnffb?

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)