Skip to content

Just in time! - Paolo Uccello's Clock Virtual Cache

Hidden : 8/24/2017
Difficulty:
3 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   virtual (virtual)

Join now to view geocache location details. It's free!

Watch

How Geocaching Works

Please note Use of geocaching.com services is subject to the terms and conditions in our disclaimer.

Geocache Description:


Italiano
Per portare a termine questa virtual dovrete loggare il found allegando una foto dell'orologio di Paolo Uccello con: il vostro gps e/o qualcosa che attesti la data dello scatto e/o voi stessi(non è necessario che si veda il viso), nel lasso di tempo compreso tra la 17ª e la 23ª ora scandita dal suddetto orologio.

ATTENZIONE: per calcolare l'ora giusta, leggere la descrizione dell'orologio. Buon divertimento!!!

English
To complete this virtual cache you will have to log the find by attaching a picture of Paolo Uccello's clock with: your gps and/or something that attests the date of the shot and/or yourself (you don't have to see your face), in the time range between the 17th and the 23rd hour marked by the clock.

 

ATTENTION: to calculate the correct time, read the description of the Clock. Have fun!!!

.

Tutti i log con la foto sbagliata verranno eliminati al momento del controllo!

All logs with the wrong photo will be deleted when checking!

Grazie per la comprensione / Thank's for understanding

________________________________________________________
 

ITALIANO

L’OROLOGIO E L’ENIGMA DELLE ORE DI PAOLO UCCELLO

Una meridiana verticale, ecco la più semplice spiegazione del perché l’orologio del Duomo di Firenze appare così strano ai nostri occhi. Del resto gli attuali orologi si muovono per effetto di una convenzione su come debba essere misurato il tempo, la nostra vita quotidiana e le regole ad essa applicate sono frutto di convenzioni, o prevalenza di alcune regole rispetto ad altre. Questo orologio, realizzato per la controfacciata del Duomo di Firenze da Paolo Uccello nel 1443, non è frutto di una convenzione.

Tutti conoscono il funzionamento delle meridiane verticali; il tempo viene segnato con la proiezione dell’ombra su un quadrante, in senso antiorario. Così funziona anche la lancetta dell’orologio della controfacciata del Duomo di Firenze. Il quadrante misura 435 x 435 posizionato a circa 15 metri di altezza da terra, è composto da un cerchio che rientra all’interno di un quadrato. Il quadrante della misurazione del tempo è suddiviso in 24 spicchi contrassegnati dall’1 al 24 in numeri romani posti in ordine crescente in senso antiorario. Definire antiorario un movimento di un orologio è alquanto bizzarro, ma questa definizione serve a far meglio comprendere il vero moto della lancetta dell'opera d'arte della quale stiamo parlando. Al centro del quadrante una lancetta a forma di raggio di stella allungata che indica il tempo secondo l’”Hora Italica” cioè la 24 ora era il tramonto e la prima ora quella della notte. Negli angoli del quadrato che contiene il quadrante dell’orologio, sono raffigurati 4 profeti/evangelisti ed il loro sguardo segue l’osservatore in qualunque direzione sia rivolto. Sono questi volti che danno all’affresco una visione tridimensionale, a differenza della bidimensionalità del quadrante. L’attuale quadrante è una seconda stesura di un affresco di Paolo degli Uccelli, meglio conosciuto come Paolo Uccello. L’opera d’arte viene completata con le maestranze fiorentine che lavoravano alla meccanica di funzionamento dell’orologio, nello stesso quadrante non vi è nessun riferimento all’astrologia. Il meccanismo posto nell’intercapedine della facciata è di Angelo Niccolai degli Orologi, fu incaricato di costruire l’orologio meccanico di Santa Maria del Fiore, e fu istallato nel 1443. L’attuale meccanismo dell’orologio del Duomo di Firenze, è stato costruito dall'orologiaio fiorentino Giuseppe Bargiacchi nel 1761. Fin dalla sua origine l’orologio viene “rimesso” all’ora a seconda della fase solare del tramonto e rispettando una tabella comparativa. La disposizione in senso antiorario non è in realtà una bizzarria ma la trasposizione delle ore segnate dalle meridiane verticali, dove era l’ombra a muoversi per il muoversi da est verso ovest del sole. Questo orologio così suddiviso, poneva nella prima ora l’inizio della notte e nella 24esima la fine della luce, quindi la fine della giornata lavorativa ed alla quale corrispondeva la scampanata dell’AVE MARIA. Quindi è facile ipotizzare che la prima ora potesse essere l’inizio della giornata, ma la prima ora era la prima della nottata e denominata appunto l’”Or di Notte”. Rapportando il sistema di individuazione delle ore a quello odierno, il parallelismo delle 24 ore può creare una gran confusione. Uno dei punti base da cui partire per capirne la logica è che il giorno inteso come data di calendario, parte al tramonto e non alla mezzanotte. Di conseguenza si può facilmente intuire ad esempio che, le III di Paolo Uccello non corrispondono mai alle 3 del mattino. L’Ave Maria suonata dalle campane corrisponde perfettamente all’ora del tramonto e della fine del giorno, in quanto inizio dei vespri. A seconda delle stagioni l’orologio ha necessità di essere aggiornato allora come adesso, con un computo delle ore. Esistono delle tabelle di comparazione appositamente predisposte a seconda delle effemeridi e degli orari del tramonto con l’indicazione di 24 periodi dell’anno a gruppi di giorni variabili.
Per rendere ancor più misteriosa l’interpretazione di questa opera d’arte e del suo funzionamento sono stati scomodati anche gli ebrei che ritroverebbero uno spicchio della loro cultura nella misurazione del tempo, proprio perchè inizierebbe subito dopo il tramonto.


L’enigma è risolto.


Un modo curioso quindi di contare le ore, curioso se visto dai nostri tempi.


Fonte: http://firenzecuriosita.blogspot.com/2011/06/lorologio-e-lenigma-delle-ore-di-paolo.html#:~:text=Al%20centro%20del%20quadrante%20una,prima%20ora%20quella%20della%20notte.

 

La Basilica non è sempre accessibile,controllate gli orari:

Orario d'apertura Basilica

 


ENGLISH

THE CLOCK AND THE ENIGMA OF THE HOURS OF PAOLO UCCELLO

A vertical sundial, here is the simplest explanation of why the clock of the Florence Cathedral looks so strange to our eyes. Moreover, the current watches move due to a convention on how time should be measured, our daily life and the rules applied to it are the result of conventions, or prevalence of some rules over others. This clock, created for the counter-facade of the Duomo of Florence by Paolo Uccello in 1443, is not the result of a convention.

Everyone knows how vertical sundials work; time is marked with the projection of the shadow on a dial, counterclockwise. This is also how the clock on the counter-façade of the Florence Cathedral works. The dial measures 435 x 435 positioned at about 15 meters above the ground, it is composed of a circle that falls within a square. The time measurement dial is divided into 24 segments marked from 1 to 24 in Roman numerals placed in an anticlockwise order. To define a clock movement as counterclockwise is somewhat bizarre, but this definition serves to better understand the true motion of the hand of the work of art we are talking about. At the center of the dial an elongated star-shaped hand indicating the time according to the "Hora Italica", that is, the 24 hour was sunset and the first hour was that of the night. In the corners of the square that contains the clock face, 4 prophets / evangelists are depicted and their gaze follows the observer in whatever direction he is facing. It is these faces that give the fresco a three-dimensional view, unlike the two-dimensionality of the dial. The current quadrant is a second draft of a fresco by Paolo degli Uccelli, better known as Paolo Uccello. The work of art is completed with Florentine workers who worked on the mechanics of the clock, in the same dial there is no reference to astrology. The mechanism placed in the cavity of the facade is by Angelo Niccolai degli Orologi, he was commissioned to build the mechanical clock of Santa Maria del Fiore, and was installed in 1443. The current clock mechanism of the Florence Cathedral was built by the Florentine watchmaker Giuseppe Bargiacchi in 1761.Since its origin, the clock is "reset" to the hour according to the solar phase of sunset and respecting a comparative table.The counterclockwise arrangement is not really a bizarre but the transposition of the hours marked by the vertical sundials, where the shadow moved to move from east to west of the sun.This watch thus divided, set the beginning of the night in the first hour and the end of the light in the 24th, then the end of the working day and which corresponded to the bell ringing of the AVE MARIA.So it is easy to speculate that the first hour could be the beginning of the day, but the first hour was the first of the night and precisely called the "Or di Notte".Relating the system of identifying the hours to the present one, the parallelism of the 24 hours can create a great confusion. One of the basic points from which to understand its logic is that the day intended as a calendar date starts at sunset and not at midnight. Consequently, one can easily guess that, for example, Paolo Uccello's III never correspond to 3 in the morning. The Ave Maria played by the bells corresponds perfectly to the time of sunset and the end of the day, as the beginning of vespers. Depending on the seasons, the clock needs to be updated then as now, with a calculation of the hours.There are comparison tables specially prepared according to the ephemeris and the sunset times with the indication of 24 periods of the year in groups of variable days.To make the interpretation of this work of art and its functioning even more mysterious, the Jews who would find a segment of their culture in measuring time were also inconvenient, precisely because it would begin immediately after sunset.

The riddle is solved.

A curious way of counting the hours, curious if seen from our times.

 

 

The Basilica is not always accessible, please check the opening hours:

Basilica Opening hours

 


Virtual Reward - 2017/2018
This Virtual Cache is part of a limited release of Virtuals created between August 24, 2017 and August 24, 2018. Only 4,000 cache owners were given the opportunity to hide a Virtual Cache. Learn more about Virtual Rewards on the Geocaching Blog.

 

 

Additional Hints (No hints available.)