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Piazza dei Cavalieri Multi-Cache

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Hidden : 12/11/2013
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

La cache è stata posizionata nelle vicinanze di Piazza dei Cavalieri. Partendo dal Palazzo dell'Orologio, seguite le istruzioni per trovarla! UPDATE 07/2014 nascondiglio leggermente spostato. Buona caccia!

The cache is near Piazza dei Cavalieri. Start your geocaching experience from Palazzo dell'Orologio. UPDATE 07/2014 the cache has been moved to another close place. Happy hunting!


Piazza dei Cavalieri a Pisa è, dopo piazza del Duomo, la piazza più famosa della città. In antico essa rappresentava il centro del potere civile (rispetto a quello religioso della platea episcopalis), mentre a partire dalla seconda metà del Cinquecento divenne il quartier generale dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano, voluto dal granduca Cosimo I de' Medici. Oggi è un polo d'attrazione culturale e di studio per la presenza della sede centrale della Scuola normale di Pisa.

In questa zona si trovava l'antico foro romano della città di Pisa. La piazza era il cuore politico della Pisa medievale, luogo di celebrazioni e discussioni: già in epoca longobarda vi risiedeva il gastaldo, il funzionario regale che amministrava la città.

Dal 1140 circa la "piazza delle Sette Vie" (questo era il nome antico) divenne il cuore del comune di Pisa, con edifici e chiese della zona usate dalle diverse magistrature: il nome derivava dalle strade che vi convergevano a raggiera (ora sono ridotte a cinque). Dopo la presa del potere da parte del Popolo pisano (1254) nella piazza venne costruito fondendo edifici preesistenti il "palazzo del Popolo e degli Anziani" (oggi il palazzo della Carovana), già operativo almeno dal 1261; il capitano del Popolo invece alloggiò nel vicino palazzo dell'Orologio (almeno dal 1357), già appartenuto alla famiglia Gualandi. Esso incorporò anche la famosa torre della Muda o Della Fame dove nel 1289 morì il famoso conte Ugolino che secondo la leggenda mangiò i figli e nipoti, protagonista di uno dei canti più celebri dellaDivina Commedia di Dante Alighieri (Inferno, XXXIII).

A fine del XIII secolo il lato meridionale venne ampliato per vari uffici, tribunali e la residenza del podestà. In quell'epoca vi si affacciava la chiesa 

di San Sebastiano alle Fabbriche Maggiori (distrutta dal Vasari), citata dal 1074, che prendeva il nome dalle officine dei fabbri presenti nella zona, almeno dal VII al XIII secolo.

Qui venne proclamata la fine dell'indipendenza della città da un emissario di Firenze nel 1406. Con la seconda conquista fiorentina del 1509 i palazzi rimasero sostanzialmente immutati, ma cambiarono i pubblici uffici ospitati: un commissario fiorentino e i priori al posto degli Anziani, un capo di custodia e balia al posto del capitano del Popolo.

Risale invece al 1558 l'inizio dei lavori per la completa trasformazione della piazza, dopo la decisione di Cosimo I di destinarla a sede dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano papa e martire, definitivamente fondato con approvazione papale solo nel1562. Il responsabile della nuova sistemazione fu Giorgio Vasari, il quale si preoccupò innanzitutto di regolarizzare in unità ed eleganza gli edifici affacciati sulla piazza, eretti secondo le sue parole in confusione e disordine. Il primo rifacimento coinvolse il palazzo degli Anziani, divenuto palazzo della Carovana, destinato a ospitare la sede centrale dei cavalieri (1562-1564). La facciata del palazzo è decorata a graffito e contiene due nicchie con i busti di granduchi di Toscana.

Si proseguì con la chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri (1565-1569), destinata all'uso esclusivo dei cavalieri, dove Vasari demolì la vecchia chiesa di San Sebastiano sfruttando tutto il campo libero per il suo estro e creatività, e la canonica dei sacerdoti dell'Ordine (1566-1594. Il palazzo dei Priori venne ultimato nel 1603 da Pietro Francavilla, lo stesso autore dellastatua di Cosimo I collocata al centro della piazza (1596), e nello stesso periodo venne riedificata la chiesa di San Rocco, inglobata poi da tre case in serie della Compagnia di San Rocco, divenute poi sede dello scrittoio, della cancelleria dell'Ordine e di abitazioni per studenti dello Studio Pisano (1605).

La facciata di Santo Stefano fu realizzata su progetto di Don Giovanni de' Medici, figlio naturale di Cosimo I e amico diBernardo Buontalenti. Nel secolo successivo fu decorata all'interno da pregevoli tele dei più grandi maestri del Seicento fiorentino. Essa contiene anche gli stendardi presi ai Turchi durante la battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.

Dopo più di un anno di lavori, a inizio 2013 è stato terminato il rinnovamento della piazza sostituendo l'asfalto esistente con una pavimentazione in pietra arenaria oltre che un sistema d'illuminazione notturno più adeguato.

Il palazzo dell'Orologio è uno degli edifici affacciati in piazza dei Cavalieri a Pisa.

Si tratta di un antico edificio medievale dove risiedeva il capitano del Popolo almeno dal1357, già appartenuto alla famiglia Gualandi. Quando il palazzo venne costruito incorporò anche la famosa torre della Muda o "della Fame" dove nel 1289 morì il Conte Ugolino Della Gherardesca con i figli e nipoti, protagonista di una delle più celebri pagine della Divina Commedia di Dante (Inferno, XXXIII). Il profilo della torre è ancora riconoscibile a sinistra dell'arco centrale, dove si apre oggi la novecentesca quadrifora.

Nel 1605-1608, in seguito all'accorpamento di due edifici vicini tramite un arco con l'orologio, venne terminato il palazzo nelle forme odierne, secondo il progetto di Giorgio Vasari del1554; dal 1566 ospitava già l'infermeria dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano: il responsabile sanitario era detto "Bonomo", per questo il palazzo è conosciuto anche come palazzo del Bonomo.

Tra il 1607 e il 1609 Giovanni Stefano Marucelli e Filippo Palladini affrescarono la facciata e la volta interna dell'arco con panoplie,grottesche e figure allegoriche, che sottintendono alla celebrazione della Casa dei Medici e dell'Ordine. L'orologio e la cella campanaria risalgono al 1696.

Nel 1919, dopo che ormai l'Ordine era stato soppresso, l'edificio venne acquistato dal conte Alberto della Gherardesca, che promosse un discutibile intervento di ristrutturazione in stile neogotico, con l'apertura di una quadrifora sulla facciata.

Negli anni settanta e ottanta l'edificio passò alla Scuola Normale di Pisa, che lo adibì a biblioteca; in quel periodo venne realizzato anche un passaggio sotterraneo che lo collegasse al palazzo dei Cavalieri, sede della scuola.

Il palazzo del Collegio Puteano è un edificio di piazza dei Cavalieri, a Pisa.

Il palazzo, adiacente alla chiesa di San Rocco, venne edificato nelle forme attuali tra il1594 e il 1598 unendo un gruppo di case più antiche.

Nel 1605 venne concesso in affitto perpetuo all'Ordine di Santo Stefano per ospitarvi studenti piemontesi dello Studio Pisano, secondo un desiderio dell'arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo (dal quale deriva il nome Puteano).

La facciata venne decorata da affreschi allegorici tra il 1608 e il 1609 ad opera diGiovanni Stefano Marucelli. Dopo la soppressione dell'Ordine, il collegio rimase aperto fino al 1925, ma già nel 1930 la Scuola Normale di Pisa lo fece riaprire come Casa dello Studente della prestigiosa Università che aveva la sede nel vicino palazzo dei Cavalieri. Dal 2001 è sede del Centro di ricerca matematica "Ennio De Giorgi".

Il palazzo del Consiglio dei Dodici è uno degli edifici di piazza dei Cavalieri a Pisa.

Il palazzo ha cambiato nome nel tempo a seconda della magistratura che ha ospitato: da palazzo dell'Archivio e della Cancelleria nel medioevo a palazzo dei Priori dopo la conquista fiorentina (1409) a palazzo del Consiglio dei Dodici quando passò nelle mani dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano; il Consiglio dei cavalieri di dodici membri scelti era infatti un organo decisionale dell'Ordine.

Sul finire del Cinquecento il palazzo venne ristrutturato dall'architetto Pietro Francavilla(autore anche quale scultore della Statua di Cosimo I davanti al vicino palazzo dei Cavalieri), che lo uniformò agli edifici circostanti per altezza e stile delle docrazioni di gusto tardo-rinascimentale. Il fregio sul cornicione ricorda come i lavori furono conclusi nel 1603 sotto il Granducato di Ferdinando I de' Medici. Il passaggio all'Ordine cavalleresco avvenne solo nel 1691, quando i priori si trasferirono a palazzo Gambacorti: qui i cavalieri stabilirono il loro tribunale, come ricorda anche l'iscrizione sul portale principale.

La facciata è oggi caratterizzata da un intonaco rosato sul quale risaltano le decorazioni in marmo bianco: le cornici delle finestre, il portale affiancato da due colonne, le aperture balsustrate al piano nobile, le cornici marcapiano, lo stemma, i rinforzi angolari e il cornicione.

All'interno sono conservate numerose opere d'arte, come il busto cinquecentesco di Ferdinando I, il frammento di affresco dell'Assunta della scuola di Domenico Ghirlandaio(nella sala degli Stemmi al primo piano) e soprattutto il salone dell'Udienza, con le pareti completamente dipinte da Pietro Paolo Lippi e Antonio Giusti (1681-1683) con temi marinareschi e il notevole soffitto intagliato, dorato e dipinto con le Virtù cardinali di Ventura Salimbeni (1602); oggi al centro del soffitto della sala si trova il Trionfo di santo Stefano di Giovanni Camillo Gabrielli (1692), che sostituì il Trionfo di Pisa del Salimbeni dopo che l'edificio divenne di proprietà dell'Ordine.

Il palazzo della Carovana (o dei Cavalieri) è uno degli edifici su piazza dei Cavalieri a Pisa. Già quartier generale dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano, dal 1846 è la sede della Scuola normale superiore di Pisa.

Fu costruito tra il 1562 e il 1564 da Giorgio Vasari, ristrutturando drasticamente il medievale palazzo degli Anziani: alcuni resti dell'antico palazzo e di alcune case torri sono però visibili tuttora lungo i fianchi dell'edificio.

Il nome deriva dai tre anni di noviziato dei nuovi adepti, durante i quali essi seguivano un corso di addestramento al maneggio delle armi per far parte delle "carovane" che avrebbero battuto il Mediterraneo e contrastato le scorrerie dei corsari: da qui appunto il termine "della Carovana".

Il Vasari regolarizzò la disomogenea facciata medievale, fondendo architettura, scultura e pittura. I graffiti con figure allegoriche e segni zodiacali, disegnati dal Vasari stesso, furono infatti eseguiti da Tommaso Battista del VerrocchioAlessandro Forzori (1564-1566), movimentano la facciata assieme a busti e stemmi marmorei. Le pitture odierne sembrano godere di un ottimo stato di conservazione, ma in realtà esse sono dovute essere ridipinte nei secoli XIX e XX, essendo le pitture su esterno estremamente fragili e soggette a sbiadimento e distacco per via degli agenti atmosferici.

Tra le sculture si ricordano lo stemma dei Medici e dei Cavalieri, affiancato dalle allegorie della Religionee della Giustizia di Stoldo Lorenzi (1563); gli stemmi sugli angoli sono di Giovanni Fancelli (1564). In alto una galleria di busti dei Granduchi medicei furono aggiunti in tre tempi diversi da altrettante mani: Cosimo IFrancesco I e Ferdinando I da Ridolfo Sirigatti nel 1590-1596Cosimo II da Pietro Tacca (1633 circa);Ferdinando II e Cosimo III da Giovan Battista Foggini (1681 e 1718).

La scalinata marmorea a doppia rampa fu rifatta nel 1821 da Giuseppe Marchelli in sostituzione di quella originale di dimensioni più piccole. La parte posteriore dell'edificio fu aggiunta su progetto di Giovanni Girometti nel 1928-1930 in occasione di un rilancio della Scuola Normale promosso da Giovanni Gentile.

All'interno conserva alcune sale affrescate o decorate da stucchi del XIX secolo, dove si trovano alcune tele di autori del Cinquecento (Carlo PortelliFrancesco del Brina e Giovan Battista Naldini).

La Scuola normale superiore nacque ufficialmente, per decreto napoleonico, il 18 ottobre 1810, come succursale dell'École normale supérieure di Parigi per i paesi in cui era autorizzato l'uso della lingua italiana, ma solo nel 1813 cominciò veramente la sua attività, volta soprattutto alla formazione degli insegnanti di scuola media superiore.

L'abdicazione di Napoleone e la restaurazione granducale dei Lorena portò alla chiusura della nuova scuola dopo un solo anno.Collocata presso il convento di San Silvestro di Pisa, ebbe un regolamento di disciplina che ricalcava quello della scuola francese di riferimento, indicando con precisione ammissioni, occupazioni, castighi, ricompense e persino il vestiario degli studenti[1].

Nel 1846 la Scuola normale superiore fu rifondata per volontà del granduca Leopoldo II di Lorena, con la funzione di “semenzaio dei professori e dei maestri delle scuole secondarie del granducato”. Nella denominazione originaria di “Scuola normale”, l'aggettivo si riferiva a quella che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere "norme"[2]: l'appellativo di "superiore" era quindi legato alla preparazione per l'insegnamento secondario.

L'istituto, ospitato dall'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano e inaugurato il 15 novembre 1847, conservava ben poco dell'ordinamento d'epoca napoleonica, presentandosi più come un'appendice assistenziale dell'Università pisana.

Nel 1862 la Scuola assunse carattere nazionale e prese il nome di "Scuola normale del Regno d'Italia". Con la fondazione delle due riviste (Annali della classe di scienze nel 1871 e Annali della classe di lettere e filosofia nel 1873) ebbe inizio l'attività editoriale della Scuola. Con lo sviluppo del corso di perfezionamento la Scuola andò sempre più assumendo, accanto alla funzione di collegio universitario, quello di istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca. Questo carattere venne acquisito ufficialmente, insieme con l'autonomia amministrativa, nel 1932, soprattutto grazie all'azione di Giovanni Gentile.

Nel periodo fascista la Scuola normale proseguì la propria attività didattica e di ricerca.

Alla funzione della scuola di preparare all'insegnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di formare i futuri ricercatori e docenti universitari. Nel 1959 è stata istituita una sezione femminile nell'allora ricostruito Collegio Timpano per consentire anche alle donne di vivere presso la scuola.

La chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri è un luogo di culto cattolico che si trova nel centro storico di Pisa, in piazza dei Cavalieri.

La prima pietra della chiesa fu posta il 17 aprile 1565 da Cosimo I de' Medici, il committente del rinnovato spazio pubblico dipiazza dei Cavalieri per l'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano, fondato dal granduca per combattere la pirateria turca nelMediterraneo.

Progettata da Giorgio Vasari, per costruirla in piena libertà venne demolita una vecchia chiesa di San Sebastiano alle Fabbriche Maggiori, citata dal 1074, che prendeva il nome dalle officine dei fabbri presenti nella zona, almeno dal VII al XIII secolo. Ai lavori sovrintese David Fortini e furono ultimati nell'agosto del 1567; il 21 dicembre 1569 la chiesa venne consacrata.

Il campanile venne aggiunto tra il 1570 e il 1572: caratterizzato da un'elegante cella campanaria con trifore, fu eretto daGiovanni Fancelli su disegno del Vasari.

Nel secolo successivo fu decorata con la maggior parte delle tele che ancora vi sono esposte, dipinte dai maggiori maestri del Seicento fiorentino. l'altare e la navata furono progettati da Pier Francesco Silvani.

Tra il 1683 e il 1691 furono edificati i due corpi laterali, usati come spogliatoi e magazzini dei cavalieri. Nel Settecento alcuni progetti (di Gherardo Mechini,Paolo Guidotti...) suggerirono di trasformare la pianta della chiesa a croce latina, ma non vennero messi in opera.

Nell'Ottocento di nuovo fu indetto un concorso per rinnovare drasticamente il volto della chiesa: dei numerosi progetti pervenuti (di Ranieri GherardiTorpè DonatiAlessandro GherardescaFlorido GalliNiccolò Matas e Pasquale Poccianti) venne scelto quello del Poccianti, che prevedeva la realizzazione di due navate laterali articolate per mezzo di grandi colonnati, ma nessuno venne attuato. Nel 1859 l'ingegner Gaetano Niccoli, dopo la soppressione dell'Ordine, realizzò due vani simili a navate a partire dai corpi laterali, con la sistemazione che tutt'oggi si può vedere. 

La facciata, in marmo bianco di Carrara, fu disegnata da Don Giovanni de' Medici, figliastro di Cosimo I, il cui progetto fu preferito a quello originario del Vasari. Venne coadiuvato da Alessandro Pieroni. È caratterizzata da due ordini con colonne, lesene, cornici laterali, un arco ribassato al centro e un timpani con lo stemma dei Medici e dell'Ordine di Santo Stefano. Un'iscrizione ricorda l'edificazione della chiesa e un'altra la realizzazione della facciata ai tempi di Ferdinando I de' Medici.

Le ali laterali vennero intonacate e decorate sobriamente nel 1934.

da Wikipedia Italia

The Knights’ Square (ItalianPiazza dei Cavalieri) is one of the most important landmarks in PisaItaly, and the second main square of the city. This square was the political centre in medieval Pisa. After the middle of 16th century the square became the headquarters of the Order of the Knights of St. Stephen. Now it is a centre of education, being the main house of the Scuola Normale di Pisa, a higher learning institution part of the University.

It is located at the same place as the forum of the antique Portus Pisanus, the harbor of Pisa in Roman age. The square, known as Square of the seven streets (Piazza delle sette vie) was the political heart of the city, where the Pisans used to discuss their problems or celebrate their victories. Since 1140 the square become the center of PisaComune, with buildings and churches belonging to the different magistracies, including the city administrator. After the victory of the People of Pisa (Popolo Pisano) in 1254, the Palace of the People and the Elders (Palazzo del Popolo e degli Anziani). was built on the square by joining some pre-existent buildings The Captain of the People(Capitano del Popolo) was housed in the near Clock Palace (since 1357), which incorporated some previous existing towers. The southern part of the square was rebuilt with offices, law courts and the residence of the Podestà. There was also the church of Saint Sebastian alle Fabbriche Maggiori, destroyed by Vasari. The church, that was standing there at least since 1074, took the name by the offices of the blacksmiths (fabbri in Italian), located in the area.

On this square the emissary of Florence proclaimed the end of the independence of Pisa in 1406. After the conquest of Pisa, the buildings remained the same, but changed public offices, a Florentine Commissioner and the Priors instead of the Elders, and a chief of custody instead of the Captain of the People.

Later, in 1558, the square was rebuilt in Renaissance style by Giorgio Vasari, the famous architect of the Grand Duke Cosimo I de' Medici of Florence. He designed theChurch of the Knights of the Holy and Military Order of St. Stephen (1565–1569), but it was mainly built by other architects. It replaced the church of Saint Sebastian, This is the only church in Pisa in Renaissance style. It contains Turkish naval banners captured by the Knights of St. Stephen during the naval battle of Lepanto on 7 October 1571.

The main building on the square is Palazzo della Carovana, the palace of the Knights of St. Stephen, and formerly the Palace of the Elders. It was modernised in Renaissance style by Giorgio Vasari. The awesome façade is decorated with sgraffiti, equally by Vasari, and contains six niches with busts of grand dukes of Tuscany.

In front of the palace stands the large statue of Cosimo I de Medici by Pietro Francavilla, who also designed the Palace of the Priors in 1603.

In the other corner of the square stands the Palazzo dell'Orologio.

Nowadays the Palazzo della Carovana houses the main building of the Scuola Normale Superiore di Pisa, and many buildings in the square belong to that University : libraries, departments, courtrooms. There is also the house of the Confraternita della Misericordia, a catholic ambulance service.

The Palazzo del Collegio Puteano (Palace of the Putean College) is a building in Piazza dei Cavalieri in Pisa, Italy. The palace occupies the whole western part of the square and makes a corner with Via Corsica street.

The palace, located near to the Church of St Rocco, was built in the present form between 1549 and 1598, by joining a group of three previous houses.[1]

In 1605, it was given in perpetual rent to the Knights of St Stephen, to host some students from Piedmont, by order of Archbishop Carlo Antonio Dal Pozzo, from whom the name Puteano is derived.[2]

Between 1608 and 1609 the façade was decorated with allegoric frescoes by Giovanni Stefano Marucelli. After the suppression of the Knights, the college was closed in 1925, but it opened again in 1930 when the Scuola Normale Superiore di Pisa used the building as Home of the Student of the University. In 1969, the palace underwent a major restoration, and currently belongs to Scuola Normale and hosts the recearch center of mathematics and the guesthouse.[2]

Palazzo della Carovana (also Palazzo dei Cavalieri) is a palace in Knights' SquarePisaItaly, presently housing the Scuola Normale Superiore di Pisa.

It was built in 1562–1564 by Giorgio Vasari for the headquarters of the Knights of St. Stephen, as a renovation of the already existing Palazzo degli Anziani ("Palace of the Elders"). The name, meaning "Palace of the Convoy", derives from the three-year period undertaken by the initiates of the Order for their training, called "la Carovana".

The façade is characterized by a complex scheme with sgraffiti representing allegorical figures and zodiacal signs, designed by Vasari himself and sculpted by Tommaso di Battista del Verrocchio and Alessandro Forzori, coupled to busts and marble crests. The current paintings date however to the 19th-20th centuries.

Amongst the sculptures are the Medici Coat of Arms and that of the Knights, flanked by the allegories of Religion and Justice by Stoldo Lorenzi (1563). The upper gallery of busts of the Grand Dukes of Tuscany were added in the late 16th-early 18th centuries, sculpted by Ridolfo SirigattiPietro Tacca and Giovan Battista Foggini.

The double-ramp staircase was remade in 1821. The rear area is a modern addition (1928–1930) for the Scuola Normale di Pisa. Some halls of the interior house 16th-century paintings.

Santo Stefano dei Cavalieri is a church in central Pisa located on Piazza dei Cavalieri (Knight's Square).

Construction began on April 17, 1565 in order to build a church for the Order of Knights of St Stephan, founded by the Grand Duke Cosimo de' Medici to fight Saracen piracy in the Mediterranean. The project with designs and oversight byGiorgio Vasari and David Fortini was to build a church on the site of an older church called San Sebastiano alle Fabbriche Maggiori, which dated at least to 1074. The new church on the site was consecrated by 21 December 21, 1569. The facade, in white marble was designed by Don Giovanni de' Medici, illegitimate son of Cosimo I, with the help of Alessandro Pieroni; their designs were chosen over Vasari’s original plan. An inscription commemorates completion during the reign of Ferdinando I de' Medici.

The bell-tower, also designed by Vasari, was completed by 1572 by Giovanni Fancelli. The main altar designs were byPier Francesco Silvani. Many alterations and additions were proposed and made over the next two centuries, including plans by Gherardo MechiniPaolo GuidottiRanieri GherardiTorpè DonatiAlessandro GherardescaFlorido Galli,Niccolò Matas, and Pasquale Poccianti. The final reconstruction in 1859, completed after the suppression of the order, creates the clearer interior systematization of columns we see today.

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